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'Iconic Fifties'

Musica: Malgioglio, nel mio doppio cd gli anni '60 che amavano i miei

23 novembre 2015 | 13.00
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La copertina di 'Iconic Fifties'
La copertina di 'Iconic Fifties'

Sua madre lo avrebbe definito "'coraggioso'", suo padre "'fantastico'". Ed è a loro che Cristiano Malgioglio ha dedicato 'Iconic Fifties', il nuovo doppio album in cui, spiega l'artista all'AdnKronos, "rifaccio alla mia maniera i brani che amavano mio padre e mia madre, Perry Como, Dean Martin, Louis Prima e molti altri, e io sono cresciuto con questa musica perché mi toccava il cuore". L'idea dell'album (etichetta Malgioglio Records), "è venuta da Piero Chiambretti -spiega Malgioglio- che mi ha proposto di cantarle. Lui, a differenza degli altri ha il pregio di vedermi come se io fossi una grande vedette e una superstar". Nel disco, per la prima volta, Cristiano si confronta con brani che hanno fatto la storia della musica americana mettendoci 'la voce'.

"All'inizio pensavo di non essere capace -ammette l'autore di brani storici, come 'L'importante è finire'- ma ora sono molto gasato. Ho iniziato con 'Mambo Italiano': prima ho ascoltato la versione di Sophia Loren e poi quella di Dean Martin, e le ho talmente interiorizzate che appena entrato in sala di registrazione il risultato è stato subito buono". E aggiunge: " Dopo 'Artigli', credo sia uno dei dischi più belli della mia carriera". 'Iconic Fifties' è sicuramente un disco molto particolare, ma la cosa più interessante è forse l'altra facciata: nove brani tutti cantati in spagnolo, quasi nessuno conosciuto da noi ma molto noti in America Latina. "Sono dei grandi classici -conferma Malgioglio- ho preso le icone che io amo, Luis Miguel, Marc Anthony, Juan Louis Guerra. Una delle cose più coraggiose del disco è l'aver voluto fare per la prima volta la 'Vie en rose' di Edith Piaf, e sono talmente pazzo da portare un grande classico di Amalia Rodriguez come 'Cancao do mar'".

Non manca un brano che l'artista aveva scritto per Mina, 'Carne viva', in spagnolo."Ne vorrei far fare una versione da Jennifer Lopez: sarebbe una bomba", rivela Malgioglio, attualmente impegnato come opinionista per il 'Grande Fratello 14'. "Le due cose non sono incompatibili, anche se per molti chi va in televisione diviene meno credibile: io penso di avere due anime, quella televisiva e quella dietro un microfono. Non sono Pavarotti, sono un interprete, a me piace raccontare, quello che è importante è quello che hai da dire. Sicuramente, sono meglio di tanti cani che vedo ogni giorno e che sono anche in classifica". E lui di classifiche se ne intende, essendo stato nelle top ten degli anni Settanta e Ottanta con brani di enorme successo. "Ma la musica è morta affonda Malgioglio- Gli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta sono quelli che ancora oggi vanno. Io ascolto musica irlandese e musica araba, l'ultimo disco che ho comprato è quello di Lady Gaga e Tony Bennett".

Per concludere Malgioglio non fa mancare un cenno su Sanremo. Ci tornerebbe come cantante? "No grazie, l'ho già vinto e l'Oscar basta vincerlo una volta (nel 1974 vinse come autore all'Ariston con 'Ciao cara come stai?, cantata da Iva Zanicchi')". In realtà, l'eclettico Cristiano sta lavorando ad un brano per Bianca Atei in coppia con Alberto Anelli, con cui si è ritrovato 35 anni dopo aver scritto con lui per Mina 'L'importante è finire'. Un pensierino al Festival dei Fiori, seppur come autore, è dunque d'obbligo, anche se lui ancora non vuole sbilanciarsi.

Dopo il disco, Malgioglio sarà probabilmente impegnato nel programma di Piero Chiambretti che partirà a febbraio. "Sono voci -si schermisce lui- ma non ho ancora nessuna conferma. Certo, se Piero non mi vuole nel programma, posso chiedegli la mano: è uno che sposerei", scherza.

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