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Musica: esce 'The Orchestral Album' dei Belladonna, un sogno realizzato

21 marzo 2016 | 18.21
LETTURA: 4 minuti

I Belladonna
I Belladonna

"Questo album è un sogno realizzato. Non a caso la campagna di crowdfunding che ci ha permesso di registrarlo si intitolava 'We have a dream'. Un'impresa anche molto costosa nata e portata avanti con il solo amore per la musica". Luana Caraffa, voce e cofondatrice con Dani Macchi dei Belladonna, introduce così 'The Orchestral Album', che arriva in tutti gli store digitali il 23 marzo e contiene 10 tra i brani più belli della rock noir band romana, completamente riarrangiati e suonati con un'orchestra sinfonica che vanta musicisti di primissimo livello, molti dei quali suonano abitualmente con il premio Oscar Ennio Morricone.

"The Orchestral Album" è probabilmente l'album più visionario di questo quintetto superindipendente molto apprezzato in tutto il mondo (composto, oltre che dalla voce di Luana Caraffa e dalla chitarra elettrica di Dani Macchi, anche da Mattia Mari alla batteria, Anastasia Angelini al basso e Martina Petrucci al piano) che non è nuovo ad avventure orchestrali: i Belladonna hanno scritto e registrato un brano con il leggendario compositore inglese Michael Nyman; la parte orchestrale del loro più recente singolo "The God Below" è stata usata nello spot TV internazionale vincitore del Clio Award per il film blockbuster hollywoodiano "Minions"; infine un arrangiamento per orchestra composto da Macchi è nella colonna sonora del nuovo film di Michael Moore "Where To Invade Next".

"The Orchestral Album" è stato finanziato dai fedelissimi fan della band attraverso un crowdfunding di grande successo: "Hanno partecipato sostenitori di tutto il mondo -racconta Luana all'AdnKronos- c'è chi ha comprato semplicemente il download dell'album per 10 euro e chi, come un fan inglese, ha acquistato per 500 il disegno della cover dell'album, realizzato da me. Altri hanno comperato la chitarra e il basso usati per le registrazioni. Insomma ognuno ha potuto avere un pezzo dell'album".

Il risultato sonoro è davvero unico, perché unisce magicamente il sound noir e passionale dei Belladonna con le orchestrazioni sognanti e romantiche dell'arrangiatrice e direttrice d'orchestra kazaka Angelina Yershova: "Lavorare con Angelina è stata forse la cosa più bella di questo album. È una musicista eccezionale e completa: pianista, polistrumentista, con una formazione classica che però si è diplomata anche in musica elettronica. Un'artista davvero unica".

L'abbandono totale con cui l'orchestra ("che annovera appunto molti degli eccezionali musicisti di Ennio Morricone") e la band hanno eseguito assieme i brani è stato registrato - in tipico Belladonna style - completamente dal vivo in studio, (questa volta agli Abbey Rocchi Studios di Roma, tempio della musica da film) e l'ondata di emotività che si è generata durante le session è stata magnificamente immortalata in questo disco in tutta la sua intensità. "Noi non amiamo il 'photoshop' della musica, registriamo da sempre tutto in presa in diretta. Ma questa volta l'energia che si è sprigionata durante le registrazioni - racconta Luana Caraffa - aveva davvero qualcosa di magico, di talmente coinvolgente, che è capitato più di una volta che sia io che i musicisti ci commuovessimo alla fine di un pezzo. L'atmosfera creata dalla connessione di tutti noi ci ha portato ad un livello emozionale molto alto che si respira credo anche ascoltando l'album. Per me, cantare avvolta da tutti questi musicisti è stato davvero il top, la cosa più bella che potessi chiedere".

Ed in effetti "The Orchestral Album" dona 40 minuti di grandeur epico, di bellezza eterea e di energia primordiale: un album sorprendente, senza tempo e assolutamente unico, che saprà senza dubbio rapire il cuore di molti amanti della musica in tutto il mondo, a partire dai molti estimatori che i Belladonna hanno Oltreoceano: "Stiamo già avendo dei feedback pazzeschi ma non sappiamo cosa aspettarci. Ci è sempre capitato tutto con il passaparola dei musicisti e degli addetti ai lavori, con coincidenze davvero singolari che sembrano appartenere quasi ad un 'piano astrale'. Quindi non mettiamo limiti. Certo - conclude Luana - ci piacerebbe moltissimo che almeno parte di questo album avesse un utilizzo cinematografico".

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