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Tv: italiani 'amici in uniforme' nel doc Sky 'Nella terra dei merli'

15 aprile 2016 | 15.25
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Il passaggio delle jeep della KFOR nel Villaggio Italia
Il passaggio delle jeep della KFOR nel Villaggio Italia

Il Kosovo, un lembo di terra nel cuore dei Balcani, è uno stato a metà. Provato da una dura guerra e autoproclamatosi repubblica nel 2008, ad oggi non è ancora riconosciuto da ben 82 paesi dell'Onu, mentre la Serbia ne rivendica la podestà, considerandolo a tutti gli effetti una sua provincia. Parte da qui 'Nella terra dei merli: Kosovo tra passato e futuro', il nuovo documentario di Andrea Bettinetti - prodotto da Good Day Films - in onda in prima visione assoluta mercoledì 20 aprile alle 21 su Sky Cinema Cult Hd e Sky TG24.

Presentato oggi a Roma presso la Biblioteca Militare Centrale di Palazzo Esercito, 'Nella terra dei merli' - realizzato in collaborazione con Sky Cinema e con il supporto dello Stato Maggiore della Difesa e dello Stato Maggiore dell'Esercito - racconta l'impegno in Kosovo della missione italiana della KFOR (Kosovo Force), la forza militare Nato di cui fa parte anche l'Esecito Italiano, responsabile del mantenimento della sicurezza e del ristabilimento della pace dopo la cessazione delle ostilità nel 1999. E' un ritratto toccante del Kosovo - che deve il suo nome alla Kosovo Polje, la Piana dei Merli, luogo di molti dei fatti storici che hanno segnato queste terre - che parte dal passato per arrivare fino ai nostri giorni. "L'idea era quella di raccontare la missione della KFOR oggi e comprendere il senso di avere dei soldati italiani dislocati in Kosovo - ha detto il regista - E' stato un lungo viaggio attraverso il Paese in compagnia di queste unità per sentire le storie delle persone che vivono lì e chiedere loro cosa pensano della presenza militare nelle loro terre. Qualsiasi etnia o ceto sociale non percepisce la presenza degli uomini della KFOR come un peso ma sono considerati 'amici in uniforme', un elemento fondamentale per la stabilità del Paese e la serenità della loro vita futura - ha spiegato Bettinetti - Un'idea di futuro però difficile da raggiungere per un passato ingombrante e un presente ancora molto incerto".

Partendo dal Villaggio Italia, sede del MultiNational Battle Group - West della KFOR, il racconto si dipana per tutto il Paese, per raccontare le sfaccettature e le complessità di quest'area: dall'enclave di Gorazdevac alla città divisa di Mitrovica, passando per il Monastero Ortodosso di Zociste, ricostruito interamente grazie alla KFOR dopo la sua distruzione, e quello di Decani, ancora sottoposto a difesa armata. Dal Palazzo Presidenziale al Memoriale di Prekaz, il docufilm mostra poi l'antica moschea del villaggio di Prekouluka e la Grande Moschea di Pristina, per parlare delle difficoltà che affliggono il Paese e del problema scottante dei Foreign Fighters. "Il nostro ruolo è quello di raccontare storie - ha affermato Andrea Scrosati, executive vice president programming Sky Italia - è un lavoro naturale e rientra nella missione commerciale di un editore. Nel nostro Paese queste storie sono raccontate molto meno rispetto a quanto avviene nelle società anglosassoni - ha spiegato - Tutti noi conosciamo la vicenda politica e strategica di queste missioni, ma non conosciamo abbastanza la passione sincera di questi uomini. Se riusciamo a raccontare tutto ciò, attraverso film di questo tipo - ha concluso - la nostra piccola missione è compiuta". "Anche l'espressione 'amici in uniforme' può essere una chiave di lettura per far capire come dopo tanti anni, da tutti i lati, la popolazione kosovara è più sicura - ha commentato il produttore Michele Bongiorno di Good Day Films - Continuare a trovare lì queste unità che si occupano di monitorare le loro necessità ed esigenze sociali, li fa sentire tranquilli e molto più vicini rispetto alla loro stessa polizia locale".

Il racconto è arricchito dalle testimonianze di molti personaggi speciali, come il comandante di KFOR, Generale Guglielmo Luigi Miglietta, la presidentessa uscente del Kosovo Atifefe Jahjaga, ma anche professori universitari di Pristina e Mitrovica, imam, monaci, artisti, studenti e giornalisti, per illustrare il cammino compiuto dal Kosovo e la sua situazione attuale e cercare di immaginare quale sia un futuro possibile per questo Stato. "La costruzione del Villaggio Italia in Kosovo è stata portata avanti perché pensavamo potesse servire ad aiutare il processo di conciliazione tra serbi e albanesi - ha raccontato il Generale Danilo Errico, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano - Non è stato facile all'inizio ma, se ognuno di noi che va a fare queste operazioni non cerca di evitare lo status quo perché ha paura ed anzi mette un mattoncino per creare qualcosa di importante, penso che i risultati, ancorché a lungo termine, si vedano". 'Nella terra dei merli': Kosovo tra passato e futuro' sarà inoltre su skytg24.it e skycinema.it. Il dibattito attorno ai temi trattati si estenderà anche ai canali ufficiali Facebook, Twitter e Instagram di Sky TG24 e sulle pagine Facebook, Twitter e Instagram di SkyCinema

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