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Cariplo: da 10 anni Laiv promuove musica e teatro nelle scuole lombarde

27 maggio 2016 | 15.00
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Cariplo: da 10 anni Laiv promuove musica e teatro nelle scuole lombarde

All'Elfo Puccini di Milano arrivano le scuole. Il teatro di corso Buenos Aires apre le sue porte ai ragazzi fino al 1° giugno con una kermesse di musica e teatro che coinvolge 5 mila persone, tra studenti, docenti e operatori di 109 istituti scolastici. E' Laiv action, il festival del progetto Laiv (laboratorio delle arti interpretative dal vivo) ideato e promosso da Fondazione Cariplo per sostenere e incentivare l'insegnamento della musica e del teatro nelle scuole della Lombardia.

La Fondazione, che in 10 anni ha speso per il progetto 6,5 milioni di euro, mette a disposizione delle classi 20 mila euro da poter spendere in tre anni, che rappresenta la durata del progetto. Un sostegno spesso essenziale, che permette alle scuole di comprare attrezzature, pagare operatori, costruire spazi adeguati per le prove.

E' il caso dell'istituto tecnico Ettore Conti, dove lavora Stefano Covri, che racconta come grazie ai soldi di Laiv sono riusciti a costruire una saletta musicale e per il teatro. "Il nostro è un istituto tecnico, ci occupiamo di elettrotecnica, meccanica, elettronica, quindi tutt'altre cose. Ora abbiamo uno spazio dedicato. E' stato possibile anche comprare le quinte, le ribaltine, le luci e il mixer luci per gestire la parte di teatro. Poi, cosa essenziale, siamo riusciti ad avere degli operatori esterni, che ci seguono da anni, senza i quali non avremmo mai potuto portare avanti questi laboratori con la forze interne e le competenze dei soli docenti".

Fondazione Cariplo mette l'accento anche sul valore non solo ludico, ma anche educativo dell'iniziativa. "Il progetto - spiega Chiara Bartolozzi, responsabile Laiv - sostiene le arti interpretative dal vivo come elemento della formazione dei ragazzi e come propulsore di competenze. Basti pensare alla relazione interpersonale o al lavoro di gruppo". Le fa eco Covri, che testimonia come sia "interessante vedere il ritorno degli altri colleghi, docenti di altre materie, che vedono i ragazzi tornare nelle classi con capacità e competenze diverse".

Il festival Live action, partito nel 2007, è nato per permettere alle scuole e ai ragazzi di confrontarsi e di esibirsi su un palco con i progetti creati durante l'anno. Un'occasione per aprirsi a nuove conoscenze e allargare i propri orizzonti. Silvia, 18 anni, studente del liceo scientifico Vittorio Veneto, durante la kermesse in tre anni ha conosciuto dei ragazzi con cui ha iniziato a collaborare anche fuori dalla scuola. "Non solo con Laiv action mi sono esibita per la prima volta su un palco, ma ho anche conosciuto attori di altre scuole con cui è nata un'amicizia e dei gruppi teatrali". E confida che forse il teatro potrebbe diventare il lavoro della sua vita. Ma giugno è alle porte, bisogna prima pensare agli esami di maturità.

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