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Musica: l'Orchestra Scala celebra digitalizzazione Archivio Snia Viscosa

15 luglio 2016 | 16.13
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Ottomila lastre fotografiche, 1.300 negativi da pellicola fotografica e più di duemila disegni ed elaborati tecnici: sono questi i numeri impressionanti dello storico Archivio Snia Viscosa che grazie al sostegno di Fondazione Bracco e Spin, alla collaborazione con il comune di Torviscosa, in provincia di Udine, e al lavoro di Gallo Pomi Servizi, è stato reso digitale e quindi fruibile a tutti.

Alla presentazione del progetto di digitalizzazione dell’Archivio Iconografico Snia 'Da Torre di Zuino a Torviscosa' presso il Cid, che si svolgerà questa sera alle 18,30, interverranno Debora Serracchiani, presidente Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, Roberto Fasan, sindaco di Torviscosa, Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco, Mareno Settimo, assessore alla Cultura del comune di Torviscosa, Elisa Bertaglia e Stefano Perulli di Gallo Pomi Servizi.

Per celebrare la conclusione di questo ciclopico progetto, che ha dato vita anche alla bella mostra 'Labor omnia vincit', Fondazione Bracco, Spin e il Comune di Torviscosa hanno organizzato sul Piazzale Marinotti, un grande concerto dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, di cui Fondazione Bracco è Socio Fondatore, diretta da Pietro Mianiti. Il programma è un omaggio ai più grandi compositori italiani – Verdi, Bellini, Rossini, Puccini e Mascagni – di cui verranno proposte sinfonie e intermezzi delle opere più celebri, tra cui 'Norma', 'Il barbiere di Siviglia', 'I vespri siciliani', 'Manon Lescaut', 'Cavalleria Rusticana', 'Nabucco'.

"Attraverso la digitalizzazione dello storico Archivio Snia Viscosa vogliamo contribuire a tenere viva la storia di un luogo in cui la vita della comunità e la vita dell’industria sono da sempre inseparabili", afferma Diana Bracco. "Qui il nostro Gruppo alla fine degli anni Novanta ha avviato un imponente progetto di recupero industriale attraverso la creazione dell’azienda SPIN sorta all’interno dei vecchi edifici Snia salvaguardandone l’impianto architettonico originale del 1938".

"Le lastre fotografiche sono state trasferite a Torviscosa dal magazzino Snia di Cesano Maderno, dove erano conservate in condizioni non propriamente ottimali, qualche mese fa su iniziativa degli amministratori comunali e con la fondamentale collaborazione del commissario Snia", spiega il sindaco di Torviscosa Roberto Fasan, che aggiunge: "Ciò che sta succedendo a Torviscosa è uno straordinario esempio di sinergia tra enti pubblici, aziende private, associazioni di volontariato e singoli cittadini, tutti impegnati a salvaguardare e valorizzare un inestimabile patrimonio storico e culturale. Solo in questi ultimi mesi questa sinergia ha consentito di organizzare mostre ed eventi e ha dato il via a progetti di grande rilevanza come questo".

I documenti digitalizzati e ora fruibili a tutti, possono essere divisi in tre filoni. Il primo, dal titolo 'Torre di Zuino, la bonifica idraulica e i lavori agricoli', con immagini risalenti alla fine degli anni Trenta e ai primi anni Quaranta del XX° secolo che mostrano un territorio paludoso, le case coloniche, la vita dei contadini, la bonifica idraulica e le prime coltivazioni di canne.

Il secondo, dal titolo 'La grande costruzione', che mostra la colossale realizzazione del sito produttivo Snia per la lavorazione della cellulosa in fibra negli anni 1937-1938. Tutte le fasi sono documentate fino all’evento di inaugurazione del 21 settembre 1938. E infine 'Nascita di Torviscosa' dove le immagini illustrano la messa in funzione dello stabilimento e anche il sorgere della città vera, creata dal nulla, con anche i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e la rinascita successiva.

Un patrimonio storico che testimonia l’eccezionalità della nostra manifattura e tramanda alle generazioni future la storia di questo territorio che è un’eccellenza della chimica italiana, un progetto sostenuto da SPIN e Fondazione Bracco nell’ambito della propria mission volta anche alla valorizzazione del patrimonio culturale, storico e artistico nazionale.

Quello tra Bracco e il Friuli Venezia Giulia è un legame molto forte. "La nostra famiglia ha origini istriane, ed è anche per questo che il Gruppo Bracco decise di localizzare il suo nuovo stabilimento produttivo proprio qui", afferma ancora Diana Bracco. "Ed è sempre per questo che organizziamo anche molte iniziative culturali: quest’anno ad esempio abbiamo deciso di sostenere la bellissima mostra Leoni e Tori dall’antica Persia ad Aquileia promossa dagli amici della Fondazione Aquileia in collaborazione con il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, appena inaugurata e aperta al pubblico fino a fine settembre. Un’iniziativa che porta in Italia preziose oreficerie e sculture achemenidi e sasanidi dal Museo di Teheran e da Persepoli".

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