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Danza: a Bassano la nuova 'Giselle' del Balletto di Roma firmata Sahar- Haring

24 luglio 2016 | 15.49
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'Giselle' nella nuova versione  firmata per il Balletto di Roma da Itamar Serussu Sahar e Chris Haring in scena a Bassano    - (foto di Matteo Carratoni)
'Giselle' nella nuova versione firmata per il Balletto di Roma da Itamar Serussu Sahar e Chris Haring in scena a Bassano - (foto di Matteo Carratoni)

Dopo l'anteprima a Civitanova Danza lo scorso 16 luglio, il Balletto di Roma debutta con 'Giselle' a Operaestate Festival di Bassano del Grappa, il 26 luglio nella cornice del Castello medievale della città veneta. Per approfondire e trovare nuove chiavi di lettura, il Balletto di Roma ha deciso di affidare questo titolo a due autori contemporanei, Itamar Serussi Sahar e Chris Haring.

Si tratta di un doppio remake per l'opera nata dalla penna di Théophile Gautier e musicata da Adolphe-Charles Adam, emblema del balletto classico e romantico, la cui prima interprete (Opéra di Parigi 28 giugno, 1841) fu proprio un'italiana, Carlotta Grisi.

Trama tragica, quella dell'impossibile amore tra la contadina Giselle, innamorata della danza, e il suo principe azzurro ritrascritta, nella doppia versione di Serussi Sahar- Haring, sul solco dell'attualità e contemporaneità pur rispettando i temi cardini della vicenda. Amore e tradimento, vendetta, espiazione e morte.

La danza materica e lirica di Itamar Serussu, quella multimediale e tecnologica di Chris Haring

Il primo atto è affidato alla danza materica e intensa, lirica e sperimentale (i danzatori si confrontano con i propri limiti fisici) di Itamar Serussi, ex danzatore della Batsheva Dance Company ora 'resident choreographer' per lo Scapino Ballet di Rotterda. Il secondo atto è firmato invece da Chris Haring, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2007 e coreografo della compagnia 'Liquid Loft', che riunisce, oltre a danzatori, anche artisti visivi e compositori.

La sua è una danza multimediale, in grado di creare contemporaneamente mondi reali e fittizi che, tra tecnologie ed espedienti meta-teatrali, perdono il loro naturale confine e mettono in discussione la definizione stessa di realtà. Per Chris Haring non c’è confine tra questi universi come non esiste alcune 'limite' tra il mondo dei vivi e quello delle Willi.

Senza confine, eterno, anche l'amore di Giselle e Albrecht. Ma non è l’amore il tema scelto da Haring per il secondo atto, bensì la vendetta. Quella di una donna nei confronti di un uomo, di tutta una società nei confronti del mondo.

'Nuova' partitura di 'Giselle' affidata a Richard van Kruysdijk e Andreas Berger

A collaborare con i coreografi anche due compositori, Richard Van Kruysdijk e Andreas Berger, che hanno lavorato sulla composizione originale di Adam, intramandola di nuove musiche e dando 'voce' anche ai giovani danzatori del balletto di Roma.

Non è la prima volta che la danza contemporanea si avvicina a 'Giselle' scardinandone il tessuto narrativo e coreografico. In passato ci furono Sylvie Guillem e Maryse Delente, il regista e coreografo Mats Ek che ambientò la sua 'Giselle' in uno ospedale pschiatrico. Un capolavoro tragico e commovente.

Non è nuovo, nemmeno il tandem di coreografi su un'unico balletto, ritrasposto, rivisitato ai giorni nostri. Lo scorso marzo la compagnia dell'Opéra di Parigi ha debuttato a Palais Garnier con una nuova versione di 'Schiaccianoci' affidata tre coreografi cult della scena contemporanea. Si tratta di Sidi Cherkaoui, Edouard Lock e Arthur Pita. Dopo Bassano lo spettacolo sarà in tournée in autunno in Italia. Questi alcuni appuntamenti: Trento (Teatro Sociale, 14 dicembre), Bari (Teatro Kismet, 11 gennaio), Arezzo (Teatro Petrarca, 19), Padova (Teatro Verdi, 27), Cesena (Teatro Bonci, 3 feb.)

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