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Alla Mostra di Venezia Ozon in bianco e nero con 'Frantz'

03 settembre 2016 | 16.39
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Pierre Niney e Paula Beer in 'Frantz' di Francois Ozon
Pierre Niney e Paula Beer in 'Frantz' di Francois Ozon

(Adnkronos/Cinematografo.it) - Il suo primo film di guerra, in bianco e nero e parlato in tedesco, François Ozon lo porta in concorso alla Mostra dove, accolto dagli applausi convinti della stampa, entra di diritto in orbita premi. Tratto da una pièce di Rostand, da cui già Lubitsch aveva ricavato 'Broken Lullaby' nel 1931, 'Frantz' è ambientato in Germania all’indomani della grande guerra. Anna, la protagonista, piange il giovane fidanzato Frantz morto al fronte; un giorno, sulla tomba del caduto, s’imbatte in un giovane enigmatico francese, Adrien.

"Per me era importante raccontare la storia dal punto di vista di chi aveva perso la guerra -racconta Ozon durante la conferenza stampa al Lido- Ho mantenuto alcuni aspetti del film di Lubitsch, anche se ovviamente la prospettiva storica è completamente diversa. Inoltre Lubitsch, che era tedesco, raccontava la storia dal punto di vista di una francese, mentre io che sono francese ho scelto di raccontarla dal punto di vista di una tedesca".

Sulla scelta del bianco e nero il regista afferma poi che "i nostri ricordi della guerra sono legati al bianco e nero, dal punto di vista estetico mi sembrava la scelta giusta per trasmettere i momenti di lutto e dolore. Il colore segna invece il ritorno alla vita". Per quanto riguarda l’uso della lingua tedesca, Ozon sottolinea come il pubblico di oggi "non accetterebbe mai l’uso convenzionale di una sola lingua per personaggi di nazionalità diversa. E’ un problema di verità. Gli attori hanno dovuto fare un grande lavoro per imparare le battute in una lingua non loro".

I due protagonisti, il francese Pierre Niney e la tedesca Paula Beer, sono due astri nascenti delle rispettive cinematografie nazionali: "Piere lo avevo già visto in molti film -dice Ozon- Aveva una preparazione teatrale, mi piaceva il suo fisico, la sua immagine: la sua fragilità e la sua sensibilità potevano tornarmi utili nella costruzione del personaggio. Paula la conoscevo meno. Ho detto alla direttrice del casting di cercare una giovane Romy Schneider, e ho trovato Paula. Che era adorabile, intelligente ed aveva questa aria pudica. Sono molto contento della scelta degli attori".

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