"A Roma, invece del Fertility Day ci vorrebbe un Assessority day, la giornata mondiale a favore della ricerca di un assessore al bilancio kamikaze". Così Maurizio Crozza durante La Copertina a 'diMartedì' in onda su La7, ha ironizzato sul caos nella giunta capitolina e sul passo indietro del consigliere della Corte dei conti Salvatore Tutino, che si è fatto da parte per la carica di assessore al bilancio.
"Oggi Tutino, consigliere della Corte di Conti, ha rinunciato - ha detto il comico - A Roma mi hanno detto che ci sono tutti i commercialisti che quando passa la Raggi fanno finta di scrutare la cartella e dicono 'Speriamo che non chiami me'".
Il comico genovese ha poi preso di mira il premier Matteo Renzi: "Ieri da Del Debbio Renzi ha parlato di bonus, sconti fiscali, tredicesime - ha sottolineato Crozza - quattordicesime ai pensionati benestanti, quindicesime ai pensionati poveri, sedicesime ai pensionati morti".
"Renzi promette di tutto - ha concluso il comico, paragonandolo all'ex cavaliere Silvio Berlusconi - Mi ricorda qualcuno, a parte che Agnese costa meno di Veronica. Per il resto sono uguali. Ah no, quello aveva promesso il ponte sullo Stretto. Ah no, oggi anche Renzi ha detto che vuole il ponte sullo Stretto. Se fossi Berlusconi, lo denuncerei per plagio".