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Danza: Emio Greco, anche l'arte alza muri in tempo di crisi

01 ottobre 2016 | 20.43
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Il danzatore, regista e coreografo Emio Greco - (foto Matteo Antonaci)
Il danzatore, regista e coreografo Emio Greco - (foto Matteo Antonaci)

''In tempi di muri che si alzano, di frontiere bloccate anche l'arte si sta rinchiudendo su stessa, sembra quasi non ci sia più alcuna più espansione, nessuna crescita, nessuno sviluppo. E' quello che accade, sempre, nei momenti di crisi. Ma il teatro può e deve reagire''. E' quanto ha dichiarato all'Adnkronos, Emio Greco, origini brindisine, uno dei maggiori registi e coreografi internazionali, in scena stasera al Teatro Argentina, su invito di Romaeuropa Festival, con lo spettacolo 'Passione' accanto al Ballet National de Marseille che dirige con Pieter C. Scholten.

Ad Amsterdam, nel 1996, insieme, hanno dato vita alla compagnia EM/PC e nel 2009 hanno creato il Centro di ricerca per le arti coreografiche 'ICKamsterdam'. Ed ha ancora aggiunto, il coreografo e regista italiano, dopo la presentazione del libro 'Inspiration - Emio Greco / Pieter C. Scholter. The multiplicity of dance', scritto da Francesca Magnini, ''viviamo in un mondo schizzato e schizofrenico, ma l'artista non può chiudersi nel suo proprio mondo. Deve uscire allo scoperto. Non siamo giullari di corte''.

'Faccio parte di un network internazionale per abbattere le frontiere'

Ed è per questo motivo - ha spiegato ancora Emio Greco - che sono in contatto, con molti miei colleghi, all'interno di un importante network internazionale, perchè le frontiere nel mondo dell'arte, della danza, del teatro siano veramente 'instabili'''.

Emio Greco ha raccontato di una personalissima esperienza legata all'inserimento, nel Ballet national de Marseille, di due performer, un algerino e un siriano.

''Abbiamo avuto alcune difficoltà - ha confessato - Volevamo integrarli in seno al complesso francese. Ma i due artisti non se la sono sentita. Purtroppo serve una 'rivoluzione' emotiva, culturale che ha bisogno di tempi lunghi e di molto lavoro. Si tratta, comunque, di progetto in divenire di fronte al quale non voglio abdicare''.

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