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Santoro torna in onda con 'Italia', contro la tv a pezzi

03 ottobre 2016 | 19.20
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Michele Santoro (Foto AdnKronos) - ADNKRONOS
Michele Santoro (Foto AdnKronos) - ADNKRONOS

di Antonella Nesi

"Servizio pubblico è ricerca di senso, cercare di capire dove si va, è creare dibattito, è andare alla ricerca di quello che il mercato non dà spontaneamente. È quello che io e il mio gruppo di lavoro cerchiamo di fare da sempre e che cerchiamo di fare anche questa volta". Michele Santoro torna dal 5 ottobre su Rai2 con 'Italia', dal nome del dirigibile della drammatica spedizione di Umberto Nobile al Polo Nord nel 1928.

Un programma che segna appunto una nuova sperimentazione del giornalista, attraverso il linguaggio del reportage documentario ("quasi un film"), inserito in un formato che prevede la prosecuzione del racconto con un dibattito in studio, e una cadenza inedita per la tv generalista, praticamente bimestrale. "Vi confesso che sono un po’ emozionato di tornare, anche perché questa volta non ho dovuto utilizzare le vie giudiziarie", ironizza Santoro.

"Santoro è un privilegio per Rai2, perché è probabilmente l’unico professionista di grande esperienza che ha ancora voglia di sperimentare", dice il direttore di Rai2, Ilaria Dallatana. E a festeggiare il ritorno in Rai del giornalista arriva anche il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, che elogia tanto "il disordine indispensabile alla creatività" quanto "la ricerca di senso" promessi dal giornalista.

La prima puntata di 'Italia' si intitola 'Tutti ricchi (per una notte)' ed indaga come è cambiato negli ultimi anni l’atteggiamento del mondo giovanile, alla ricerca di uno sballo momentaneo per esorcizzare mille paure. E’ una sorta di aggiornamento di un reportage, 'Tuttiricchi', che lo stesso Santoro realizzò nel 2001 all’interno di 'Sciuscià' e che allora incarnava l’ideologia del 'berlusconismo'.

Ospiti di questo primo appuntamento saranno, tra gli altri, Flavio Briatore, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e quello di Napoli Luigi De Magistris. "Se abbiamo invitato Renzi? In questo momento tutti i programmi sono in fila per averlo, abbiamo scelto un’altra strada", risponde Santoro, aggiungendo che sul referendum (sul quale è ancora "indeciso") si atterrà alle regole dell’imparzialità ed è "naturalmente pronto" a fare un programma sul tema, se gli verrà richiesto. "Renzi è il conduttore che fa più ascolti in questo momento", scherza, "e vedrete che eserciterà questa capacità sempre di più", aggiunge.

Assente dalla tv da più di un anno, durante il quale ha realizzato un film documentario sui baby boss di camorra presentato alla Mostra di Venezia, Santoro è un fiume in piena: "Il programma politico che mi piacerebbe fare? Chiudere Renzi e Grillo in una stanza e filmarli. Poi realizzare un format che si intitoli 'La soluzione', da montare solo al raggiungimento di una vera soluzione". E, ancora: "Il programma con Bianca Berlinguer? Siamo amici e le voglio bene. Ma se faccio un programma io lo firmo, sennò non lo faccio". "I talk show? Non moriranno mai ma non può esserci solo la tv a pezzi, la tv degli ospiti. Ci vuole anche un altro tipo di racconto, che dia appunto un senso. E chi se non la Rai deve essere l’editore di questi programmi?".

"Il programma che mi rappresenta di più? 'Raiperunanotte' -risponde Santoro- anche se l’ho fatto fuori dalla Rai. Ma la puntata che rimarrà nella storia è quella con Silvio Berlusconi su La7: realizzare il 34% su una rete che fa il 4% è un evento forse irripetibile", dice con un certo orgoglio.

"Le prossime puntate di Italia? Stiamo seguendo molti temi, decideremo più avanti cosa fare il 15 dicembre (data del secondo appuntamento con 'Italia' su Rai2, ndr) e cosa nel 2017". Ai quattro appuntamenti con 'Italia' si aggiungeranno due serate collegate tra di loro, "in un formato sperimentale che si intitola 'M', una citazione di Fritz Lang, che richiama la M di Mostro ma anche quella di Michele e che proporrà un linguaggio 'fusion' tra talk, reportage, docufiction", anticipa il giornalista.

Nel frattempo Rai2 ha messo in cantiere anche un programma sui diritti degli animali che verrà realizzato dal team di Santoro con la conduzione di Giulia Innocenzi. Prima però, la seconda rete trasmetterà dal 10 novembre, in seconda serata, cinque 'vecchi' reportage di 'Sciuscià' con una nuova introduzione di Santoro: "Perché nonostante siano stati realizzati oltre 10 anni fa sono terribilmente attuali", spiega Dallatana.

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