di Antonella Nesi
"La novità di quest'anno è che lanciamo una joint venture con 'X Factor'. Quando inizierà il live, ogni concorrente eliminato avrà un'altra 'punizione' da scontare: verrà caricato su un'auto alla fine del programma e viaggerà nottetempo da Milano a Roma per essere ospite dell'Edicola all'alba. Poi, per non infierire troppo, al ritorno gli paghiamo l'aereo o il frecciarossa per tornare a Milano...". Alle prese da settembre con le prove sul web e sui social network, dal 10 ottobre Fiorello torna con la sua 'Edicola Fiore' su SkyUno alle 7.30 (su Tv8 alle 8 e in replica su entrambe le emittenti alle 20.30 in una versione rimontata con 10 minuti in più), fino al 16 dicembre. "Non è esclusa una ripresa nella seconda parte della stagione, verso marzo". Ma Sanremo non c'entra: "L'ho già fatto sia da cantante che da ospite e non sono un presentatore", dice lo showman, che stamattina ha ospitato i giornalisti per una conferenza stampa-colazione nel bar di Corso Francia, da dove va in onda il programma.
Immerso nella compagnia di stampalati avventori fissi del piccolo bar, tra vecchie conoscenze e new entry, Fiorello avrà di nuovo al suo fianco il giornalista di Sky Sport Stefano Meloccaro ("lo conosco dai tempi dei villaggi turistici, anche lui faceva l'animatore ma mi ha anche insegnato a giocare a tennis", spiega). Sui diversi set nati negli anni intorno al bar (dal bancone al 'bollino rosso' che campeggia sul marciapiede all'esterno, dalla veranda, vero cuore dello studio, alla scrivania dove siedono il conduttore e la sua spalla) Fiorello ospiterà molti personaggi e sembra proprio che avrà l'imbarazzo della scelta: "Sono molto contento perché davvero vogliono venire tutti. Avremo praticamente ogni cantante vivente. E abbiamo dovuto mettere un freno al cinema, perché in vista delle uscite natalizie vorrebbero venire tutti. Ma questo programma non si presta a lunghe interviste. Sul web si poteva andare più lunghi, in tv nessun segmento dura più di 40 secondi: bisogna avere ritmo".
Nel programma non ci saranno politici, a meno di sorprese: "No, nessun politico. Certo, se poi Virginia Raggi volesse venire, visto che occupiamo del suolo pubblico. O se il premier passasse di qui ed entrasse al bar, non gli diremo di no. Ma non li andiamo a cercare", dice, presentando Meloccaro come "assessore al congiuntivo della giunta capitolina". Ad assicurare una presenza virtuale di alcuni politici ci penseranno comunque Gabriella Germani (con l'imitazione del sindaco di Roma ma anche di Giorgia Meloni e di tanti altri) e lo stesso Fiorello (che tornerà ad imitare la voce dell'ex ministro Cancellieri, da quest'anno impegnata in duetti canori con Meloccaro). Ma ci sarà un'altra rubrica, ideata dall'ex 'iena' Mauro Casciari che chiamerà in causa i politici, utilizzando il montaggio del loro 'labiale' in riprese di repertorio per fargli intonare delle grandi hit: la prima vittima lunedì sarà il ministro Maria Elena Boschi la quale canterà, a sua insaputa, 'Like a Virgin'.
E la campagna referendaria? "La seguiremo -dice Fiorello- non possiamo esimerci, visto che andiamo in onda in questo periodo. Ma leggeremo quello scrivono i giornali. Volete sapere come voterò io? Non sono così matto da dirvelo. Guardate che sta succedendo a Benigni. Stamattina manca poco che gli tirino le pietre", dice Fiorello, azionando la jingle machine, sua fedele compagna di viaggio dai tempi di Radio2, dalla quale parte il suono di 'Sì o no', il brano remake di 'Please don't go' che lo showman incise nel 1993 con un testo italiano. "Stavo troppo avanti... Comunque io voto forse...".
Con la sua edicola, Fiorello sembra aver trovato la dimensione ideale o meglio sembra aver traslocato prima sul web ed ora in tv la sua quotidianità da "anziano ninja", come lui stesso si definisce: "Mi sveglio prima delle 4 del mattino e mi muovo in punta in piedi per casa, guidato dalla luce del cellulare per non svegliare mia moglie Susanna. Arrivo al bar alle 4.45 per leggere i giornali. Alle 6.30 arrivano tutti gli altri. Alle 7 accogliamo l'ospite. Alle 7.30 siamo in diretta. Poi registriamo altri 10 minuti di intervista con l'ospite del giorno che montiamo per la replica della sera. Fino a pranzo lavoriamo al montaggio e alla puntata del giorno dopo. Mangiamo e dopo pranzo mi faccio una 'pennica'. Poi dalle 18 cominciamo a sentirci con gli autori per commentare le notizie di cui parleremo il giorno dopo. E alle 21 vado a dormire", assicura.
Niente a che vedere con lo stress dei grandi show di prima serata: "Per carità. Non ho più voglia. E poi, ogni volta che vai in onda sulla Rai cominciano: quanti soldi hai preso? E i contribuenti che dicono? E il canone? No, grazie. Arriverderci", dice ironico Fiorello. "C'è un momento per ogni cosa... Io poi avevo promesso che a 50 anni smettevo e non ci sono riuscito. Ora ne ho 56. Magari a 60 smetto. Prima di dover chiamare il blocco pubblicitario per andare a fare pipì...", ride.
Sulla tv di queste settimane, Fiorello saluta con felicità il ritorno di Pippo Baudo a 'Domenica In' ("trovo che finché uno come lui ha delle cose da dire non sia giusto mandarlo in panchina per motivi anagrafici") e ritiene abbastanza ipocrite le critiche al 'Grande Fratello Vip': "Quel programma nasce nella speranza che succedano incidenti politicamente scorretti. E' chiaro che poi uno condanna le affermazioni sessiste o omofobe e se ne discute ma chiudere in una casa della gente con le telecamere accese serve proprio a questo. Pure io dopo qualche giorno comincerei ad insultare chiunque. E infatti non parteciperei a quel programma nemmeno sotto tortura", conclude.
