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Cinema: les scénaristes italien protagonisti al festival di Villerupt

07 ottobre 2016 | 12.49
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Particolare del manifesto della 39° edizione del Festival del Cinema Italiano di Villerupt
Particolare del manifesto della 39° edizione del Festival del Cinema Italiano di Villerupt

Les scénaristes italien saranno al centro della 39° edizione del Festival del Cinema Italiano di Villerupt, in programma dal 28 ottobre al 12 novembre prossimi. Focus sugli sceneggiatori dunque nella rassegna più antica e completa dedicata in Francia al cinema italiano. Villerupt è una cittadina francese di diecimila abitanti al confine con il Lussemburgo, a pochi chilometri dal Belgio e dalla Germania. Nel passato è stata sede di ferriere e miniere soggetta ad una forte immigrazione italiana. Dal 1976 la località della Lorena ospita quella che è la maggiore manifestazione di cinema esclusivamente italiano all’estero, con tutto il meglio e il nuovo dell’ultima stagione. Sono oltre 60 i titoli distribuiti nelle varie sezioni: Concorso, Panorama, Documentari, Eventi Speciali e Retrospettiva.

Gli sceneggiatori avranno momenti di incontro col pubblico e con studenti di cinema, masterclass e la presentazione di due tra i film firmati da ciascun sceneggiatore. L’appuntamento richiama perciò a Villerupt alcuni tra i più attivi sceneggiatori saliti alla ribalta negli ultimi due decenni: Fabio Bonifacci (Si può fare e Benvenuto Presidente), Francesco Bruni (Scialla! e Il capitale umano). E, ancora, Giulia Calenda (Scusate se esisto! e Latin Lover), Massimo Gaudioso (Gomorra e Benvenuti al Sud), Filippo Gravino (Perez e Alaska), Francesca Marciano (Miele e Viaggio sola), Francesco Piccolo (Habemus Papam e Il nome del figlio). Numerosi, come ogni anno, i registi, gli attori e altre figure professionali che accompagneranno i loro titoli in cartellone. Tra gli altri Carlo Verdone con il suo 'L’abbiamo fatta grossa'.

Il festival, guidato dal Direttore Generale Antoine Compagnone e dal Direttore Artistico Oreste Sacchelli, tributa inoltre un omaggio ad un autorevole cineasta che negli anni, grazie ai suoi film, ha intrattenuto un rapporto speciale con la manifestazione: Francesco Rosi. Sarà Michel Ciment, storico del cinema e direttore della mitica rivista 'Positif', ad introdurre i sei film da lui scelti nella vasta filmografia del regista di 'Le mani sulla città'. "Se l'arte è spesso, per sua stessa natura, artificio, se sa adornare la menzogna con la seduzione, può però anche essere ricerca della verità", dice Ciment del cinema di Rosi, sottolineando che il regista italiano si concentra su temi quali "ambizione, smania di potere, il controllo su un popolo o della società" e che i suoi film "stretti come pugni, tesi come molle, improvvisamente gettano in faccia allo spettatore il segreto che contenevano".

A complemento del 'ritratto artistico dell’Italia' che ogni anno il Festival si impegna a proporre ai suoi tanti spettatori, un record spettacolare i 40mila della scorsa edizione, spicca la mostra fotografica di Adolfo Franzò, celebre ritrattista che sotto il titolo 'Donna@Attrice' racconta “la femminilità nel cinema italiano contemporaneo, 40 ritratti di attrici italiane protagoniste della scena non solo nazionale". Ancora sul fronte fotografico un’altra esposizione di immagini dai set curata da Antonio Maraldi del Centro Cinema di Cesena.

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