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Rovazzi porta 'Andiamo a comandare' fuori dalla Siae

16 novembre 2016 | 10.28
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Fabio Rovazzi (Foto dal profilo Facebook dell'artista)
Fabio Rovazzi (Foto dal profilo Facebook dell'artista)

Il quattro volte disco di platino Fabio Rovazzi ha deciso di lasciare la Siae per affidare la gestione dei propri diritti d’autore a Soundreef, la società fondata da Davide D’Atri autorizzata lo scorso marzo dalle autorità inglesi a operare sul mercato della raccolta dei diritti d’autore in ambito musicale. la Siae ribatte elencando i suoi numeri e ribadendo di non volere ingaggiare una campagna acquisti di singoli autori. Rovazzi, fenomeno della rete e autore della hit della scorsa estate 'Andiamo a comandare', annuncia così il suo passaggio a Soundreef: "In Italia è una realtà appena nata, un po’ come me. Ho un repertorio tutto da costruire e questo mi ha spinto a scegliere Soundreef per la raccolta dei diritti d’autore in ambito musicale, non ho la necessità di appartenere a sistemi che garantiscono principalmente i più forti". Fabio Rovazzi, già prima del successo estivo, era noto sui canali social per i suoi video comici virali. Nel 2015 ha collaborato alla trasmissione di J-Ax 'Sorci verdi', trasmessa su Rai 2. Nel 2016 entra a far parte del roster di Newtopia, società fondata da Fedez e J-Ax e arriva il successo di 'Andiamo a comandare', prima sui social network poi con la release del singolo sulle piattaforme streaming e in download digitale.

"Siamo orgogliosi -ha commentato Davide D’Atri, fondatore e amministratore delegato di Soundreef- che arrivi nella nostra squadra un autore capace di hit come 'Andiamo a comandare'. Fabio Rovazzi è stato il primo italiano a vincere il disco d’oro solo grazie agli streaming; ha riscosso un enorme successo presso un pubblico trasversale, che va dai bambini agli adulti. Ancora una volta Soundreef si conferma partner affidabile e sono tanti gli artisti che ci stanno affidando la raccolta dei loro diritti d’autore per la semplicità e la rapidità dei nostri sistemi di rendicontazione e pagamento".

La Siae ribatte, attraverso il proprio presidente Filippo Sugar, che "come abbiamo ribadito più volte in questi mesi, Siae è una società senza scopo di lucro, il cui unico obbiettivo è la tutela di tutti gli associati e non è assolutamente nostra intenzione ingaggiare una campagna acquisti di singoli autori. Siamo la casa di tutti gli autori ed editori con oltre 83mila iscritti. Gli autori credono in Siae e questo è confermato dai dati -rivendica Sugar- nel 2015, abbiamo registrato 7.336 nuovi iscritti e per fine 2016 prevediamo di superare le 7.500 nuove adesioni. Siamo anche soddisfatti dalla significativa diminuzione del numero di dimissioni registrato negli ultimi due anni, segno di una rinnovata fiducia in Siae. Nel 2015 i dimissionari sono scesi a 734, ovvero -24% rispetto all’anno precedente, e per il 2016, ad oggi, ne abbiamo solo 332. Vorrei sottolineare inoltre che il nostro è un universo complesso che non è paragonabile a quello di realtà come Soundreef. Siae incassa da tutti i canali di utilizzazione del repertorio: radio e tv, multimediale online, live, cd e dvd, estero. Stipuliamo circa 1,2 milioni di contratti di licenza all’anno con oltre 500mila utilizzatori sul territorio. Controlliamo oltre 35mila eventi musicali a settimana rendicontando il repertorio suonato in ciascuno", sottolinea Sugar

Soundreef, sottolinea invece la stessa società, "grazie all’utilizzo di sistemi digitali, rendiconta l’utilizzo delle opere musicali entro 7 giorni dal concerto e paga le royalty entro 90 giorni, sia per il nazionale che per l’internazionale. La rendicontazione è analitica al 100%. Ciò che viene suonato viene pagato e gli utenti attraverso l’account online possono verificare in tempo reale come e quanto hanno guadagnato. Una notevole differenza rispetto al sistema finora utilizzato che paga gli autori fino a 12/24 mesi dopo il momento in cui le royalty vengono maturate e con sistemi di ripartizione spesso forfettari", aggiunge la società. Soundreef che offre servizi alternativi a quelli delle tradizionali società di gestione collettiva dei diritti d’autore come Sgae, Gema, Siae e Sacem dichiara di "amministrare e raccogliere compensi su oltre 150mila brani per conto di 8mila autori, editori, etichette discografiche e artisti in Italia e 20mila nel mondo".

In Soundreef Rovazzi raggiunge, tra gli artisti che l'hanno preceduto in questi ultimi mesi il rapper e produttore discografico Fedez, alla cui 'scuderia' appartiene lo stesso Rovazzi, e il cantautore Gigi D’Alessio. Con loro anche Diego Galeri, ex batterista dei Timoria che oggi fa parte degli Adam Carpet; il dj e producer torinese Johnny Andrea Mastrocinque (noto come Mastafive), specializzato nella musica elettronica. Ha scelto i servizi della Soundreef anche l’etichetta White Forest Records, prima etichetta di sola musica elettronica italiana, e così hanno fatto la band heavy psych degli Ufomammut e il rapper calabrese Francesco Carlo, noto come Kento. A Soundreef si sono poi affidati il gruppo romano dei Bamboo, che utilizza bidoni e giocattoli per riprodurre un sound elettronico, e l’etichetta specializzata in musica Reggae Bizzarri Records con gli artisti Lion D e Raina.

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