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Cinema: donne protagoniste nei doc del Rome Independent Film Festival

25 novembre 2016 | 13.54
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Un'immagine da 'Women Against ISIS' di Pascale Bourgaux
Un'immagine da 'Women Against ISIS' di Pascale Bourgaux

Donne protagoniste nella selezione di documentari in concorso al Rome Independent Film Festival, al via oggi. I titoli in gara sono 14, di questi cinque per la sezione internazionale e nove italiani, sul totale otto sono diretti da donne e in particolare lo sono tutti quelli stranieri. Donne 'in guerra' quelle dei doc del Riff, contro l'uso delle armi negli Usa, contro l'Isis, contro l'Alzheimer, contro il disastro nucleare, contro l'esclusione provocata dal carcere e contro quella imposta da culture e religioni. I titoli della selezione internazionale forniscono spunti di riflessione sulla società, la politica e la storia odierna: domenica 27 novembre sarà proiettato, alla presenza della regista, il biografico 'Crossing Rachmaninoff' diretto dalla neo-zelandese Rebecca Tansley che segue l’aspirante solista di pianoforte Flavio Villani nella sua prima performance in orchestra nel preparare il concerto No.2 di Rachmaninoff.

Lunedì 28 sarà la volta del documentario Usa 'Under The Gun' di Stephanie Soechtig che offre uno sguardo sul periodo immediatamente successivo al massacro nella Sandy Hook Elementary School (14 dicembre 2012) e sul fatto che quel dramma non determinò nessun cambiamento nelle leggi americane sul possesso di armi da fuoco. Martedì 29 il documentario francese 'Women Against ISIS' diretto dalla reporter e documentarista di guerra Pascale Bourgaux. Il doc è ambientato in Siria e mostra un sorprendente numero di donne combattenti contro l’organizzazione terroristica che minaccia il territorio. Nella guerra allo Stato islamico, il solo movimento in grado di opporsi ai jihadisti con una qualche efficacia è l’esercito della resistenza curda. Questo movimento costituito da uomini e donne costringe i jihadisti ad arretrare e tenta di riconquistare i territori villaggio per villaggio. Molte ragazze si uniscono alla resistenza, liberandosi così dai vincoli patriarcali e da un futuro già stabilito dalle loro famiglie. All’interno della resistenza queste donne acquistano potere ed autorità costringendo i jihadisti alla fuga al suono dei loro canti per la paura di essere uccisi da una donna.

Mercoledì 30 sarà presentato 'Une jeune fille de 90 ans', diretto da Valeria Bruni Tedeschi, che prenderà parte alla serata, il documentario è il frutto di una coregia con Yann Coridian, presente al festival, ed è ambientato nel reparto geriatrico di un ospedale in cui il famoso coreografo Thierry Thieu Niang tiene un laboratorio di danza con i pazienti affetti dal morbo di Alzheimer. Il documentario giapponese 'A New Moon Over Tohoku' di Linda Ohama che sarà presentato sempre il 30 racconta, invece, una commovente storia d’amore e di sopravvivenza attraverso la ricostruzione del terremoto, dello tsunami e del disastro nucleare che nel 2011 hanno colpito il Giappone.

Al centro della proposta dei nove documentari Italiani ci sono l’incontro e le persone tra passato, presente e nuovi mondi da scoprire. C’è chi crea uno spazio di condivisione come in 'Bar Mario' di Stefano Lisci, proiettato oggi alla presenza del regista e che racconta di un bar a forma di nave punto di riferimento per gli abitanti di un quartiere di Bolzano. Sempre oggi, alla presenza del regista, sarà la volta di 'Puzzle città immaginate' di Matteo Alemanno che racconta di una realtà urbana diventata modello sociale alternativo nato dal basso e capace di offrire importanti attività sociali. Ancora oggi anche 'Ombre Della Sera' di Valentina Esposito, presente in sala, che racconta il difficile percorso di reinserimento familiare e sociale dei detenuti in misura alternativa e degli ex detenuti del Carcere di Rebibbia, tra gli interpreti Pippo Delbono. Altri due i documentari italiani in concorso nella giornata: 'In Europia' di Fabio Colasso & Sirio Timossi, ci si immerge nelle storie di chi ha cercato di dimenticare un paese in guerra, di fuggire da un’epidemia, di ricongiungersi ai propri cari, iniziare una nuova vita tra approdi incerti e il rischio di morire. 'La storia di Sakiko' di Francesco Mancini segue, invece, una coppia siciliana che adotta una bambina in oriente: Italia e Giappone, paesi con solidissime tradizioni e davvero distanti tra loro, si ritrovano così uniti dalla storia di una bimba.

Domani, con il regista in sala, sarà presentato 'Gente di amore e rabbia' di Stefano Casertano che ha come protagonista il romano e problematico Corviale, il più grande palazzo residenziale in Europa, di fatto un quartiere. Sempre sabato sarà programmato 'Sull’orlo della gloria' diretto da Maurizio Sciarra, che presenterà il film in sala. Si tratta di un percorso alla scoperta delle cose e dei personaggi che hanno animato il mondo innovativo e geniale di Pino Pascali, uno dei fondatori della cosiddetta arte povera. Nel documentario Paola Pitagora. Martedì 29 in '2 Girls' di Marco Speroni le storie parallele di Lola e Tigist, due ragazze provenienti da paesi molto diversi quali il Bangladesh e l’Etiopia, ma che condividono la fuga come unica possibilità di salvezza da una vita di povertà e abusi. Mercoledì 30 l’immigrazione è al centro di 'Porto il velo adoro i Queen' di Luisa Porrino che descrive le nuove identità etniche presenti in Italia attraverso gli occhi delle nuove generazioni.

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