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Musica: rivoluzione Vasco, ticketing made in Italy e tracciabilità biglietti

17 gennaio 2017 | 17.28
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Musica: rivoluzione Vasco, ticketing made in Italy e tracciabilità biglietti

L'aveva annunciata all'inizio dell'anno e oggi è arrivata: la rivoluzione di Vasco per i biglietti d'accesso ai concerti vedrà la luce il prossimo primo luglio in occasione di Modena Park, la festa organizzata per celebrare i suoi 40 anni di fronte del palco, in programma al parco Enzo Ferrari di Modena. L'annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa organizzata nella sede milanese della Siae alla quale hanno preso parte Floriano Fini della Giamaica V.R. Management e Vittorio Costa, legale e manager del rocker di Zocca.

Dopo le polemiche seguite al caos biglietti in occasione del concerto dei Coldplay e la successiva decisione di interrompere i rapporti con Live Nation, la multinazionale che gestiva i biglietti dei suoi concerti, l'artista emiliano ha lanciato la sua personale battaglia contro il fenomeno del secondary ticketing, aprendo al contempo il casting per la scelta del nuovo soggetto al quale affidare l'incarico: "Ci siamo presi un po' di tempo - spiega Fini - ma quello che era successo non potevamo proprio ignorarlo". Dunque "ci siamo messi a cercare una soluzione alternativa e abbiamo trovato una società di Bologna che opera da tempo a livello internazionale nella distribuzione dei biglietti".

La società è la Best Union e, attraverso la piattaforma Viva Ticket, unico circuito di vendita ufficiale gestirà in esclusiva l'intero contingente di vendita per l'evento del primo luglio: "Il concerto di Vasco sarà un evento unico per molti motivi - assicura Luca Montebugnoli, presidente e ad di Best Union Company - Primo fra tutti per la grande attenzione al rispetto dei fan: una richiesta posta dal team di Vasco e che proprio a Vasco dovevamo per il suo essere Maestro di serietà e correttezza". E soprattutto perché "troppe volte, negli ultimi anni, la parola 'rispetto' è mancata nel mercato dell'entertainment".

Montebugnoli sottolinea poi che "da anni operiamo attivamente nella ricerca di software e comportamenti etici da applicare online e offline per rendere più sicuro e controllabile il sistema di vendita". E in tutto questo, "decisiva è stata l'esperienza fatta a Expo2015, che abbiamo interamente gestito in totale accordo con la Siae".

Certamente, ammette, "questa guerra non si risolverà oggi perché è su scala mondiale e in Italia non esiste ancora una normativa ad hoc". E poi, "finché ci sarà qualcuno disposto a pagare più del prezzo, esisteranno sempre biglietti secondari". Tuttavia si tratterà comunque di "transazioni tra privati, su cui noi non possiamo intervenire".

Dunque i biglietti di Modena Park saranno venduti attraverso il circuito Vivaticket, piattaforma online di proprietà di Best Union che sarà l'unico circuito di vendita ufficiale; ognuno potrà effettuare al massimo due transazioni di acquisto, ciascuna delle quali per un massimo di sei biglietti. Il sistema renderà i biglietti "rintracciabili" e consentirà inoltre un risparmio del 5% sull'importo dell'acquisto. I prezzi andranno dai 50 ai 75 euro, oltre alle spese per commissioni e diritti di prevendita, ai quali va aggiunta la consegna.

Complessivamente dovrebbero essere circa 200mila i posti disponibili. Le vendite saranno scaglionate in più round, ma in ogni caso tutte le info verranno rese note in tempo reale sul portale vivaticket.vascomodena.it. Per velocizzare le attività di vendita, infine, sempre sul sito vivaticket.vascomodena.it ci si potrà registrare già dalle ore dieci del 20 gennaio, mentre per gli iscritti al fan club ufficiale di Vasco sarà istituito un canale di vendita dedicato che aprirà alle dieci del 24 gennaio e sarà attivo fino alle 10 del 26 gennaio.

La Siae, che proprio stamane ha presentato un ricorso d'urgenza al Tribunale Civile di Roma dopo aver riscontrato elementi riconducibili al fenomeno del secondary ticketing per l'evento degli U2, sarà "partner tecnico" e supporterà gli organizzatori nella sperimentazione di quello che si candida ad essere il primo 'protocollo anti secondary ticketing': "Un sistema trasparente e rigoroso - sottolinea il direttore generale della Siae Gaetano Blandini - che vorremmo fosse abbracciato da tutti gli operatori del settore". Non mancherà il supporto della Federconsumatori, che insieme alla Siae ha intrapreso una vera e propria a battaglia per la tutela del pubblico, specie di quello dei più giovani.

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