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Danza: al Teatro Brancaccio gala in 'omaggio' a Mauro Bigonzetti 

16 febbraio 2017 | 18.42
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Linda Celeste e Glenn Allen Sims dell'Alvin Ailey American Dance tra i protagonisti della 'Serata Bigonzetti' in programma sabato prossimo al Teatro Brancaccio
Linda Celeste e Glenn Allen Sims dell'Alvin Ailey American Dance tra i protagonisti della 'Serata Bigonzetti' in programma sabato prossimo al Teatro Brancaccio

Un gala di danza dedicato a Mauro Bigonzetti, uno dei maggiori coreografi italiani, artista di punta della scena internazionale, che si svolgerà sabato prossimo (unica replica il 19 febbraio) al Teatro Brancaccio di Roma sotto la direzione artistica di Mario Marozzi, étoile del Teatro dell'Opera di Roma. I danzatori giungeranno nella capitale da prestigiosi complessi per interpretare alcune delle creazioni di Mauro Bigonzetti.

Attesi, tra gli altri, Linda Celeste e Glenn Allen Sims dell' Alvin Ailey American Dance Theatre con due creazioni firmate per lo storico gruppo (estratti da 'Deep' e 'Festa Barocca'), Alicia Amatriain, Premio come miglior ballerina al Benois de la Danse 2016, recentemente ospite di Roberto Bolle su Rai 1, in coppia con Friedemann Vogel, entrambi primi ballerini dello Stuttgart Ballet, che porteranno nella capitale il pas de deux di 'Kasimir's Colours'.

Si esibiranno al Teatro Brancaccio anche la prima ballerina dello Staatsballett Berlin, Elisa Carrillo Cabrera e il solista Michael Banzhaf (pas de deux da 'Caravaggio'), mentre dalla Companhia Nacional de Bailado interverranno i primi ballerini Filipa de Castro e Carlos Pinillos (pas de deux da 'Cantata' e 'Passo Continuo').

Mario Marozzi, con Mauro ci conosciamo da ragazzi. Uniti dagli stessi sogni, dalla stessa passione che negli anni non è mai scemata.

Valerio Longo, uno dei ballerini più rappresentativi di Aterballetto, dove Bigonzetti ha lavorato come solista e compagnia che ha diretto sino al '93, sarà in scena con Adrien Boissonnet e Vincenzo Capezzuto. Eseguiranno celebri assoli tratti da 'Cantata', 'Certe Notti', 'Stabat mater', Incanto'.

''Un galà diverso dagli altri per celebrare uno dei maggiori coreografi italiani. Un omaggio ad un artista, ad un amico, ad un compagno di meravigliose avventure. Ci conosciamo da quando, adolescenti, frequentavano il Teatro dell'Opera di Roma, uniti dagli stessi sogni, dalla stessa passione che, negli anni, non è mai scemata''. E' quanto ha dichiarato all'Adnkronos, l'étoile del Teatro dell'Opera di Roma.

Ed ha aggiunto: ''Ci sono troppi già galà in giro, spesso simili tra loro. Desideravo una serata con uno spirito, ma soprattutto con una identità diversa. Impossibile ripercorrere tutta la carriera 'coreografica' di Mauro Bigonzetti - ha precisato ancora Mario Marozzi - A Roma ci saranno una serie di brani estratti da alcune delle sue maggiori creazioni, da 'Cantata' a 'Certe Notti' composto su musiche e canzoni di Ligabue, da 'Festa Barocca' a 'Kasimir's Colours'''.

Marozzi, teatri pieni per la danza e disinteresse completo da parte della politica. Incomprensibile

Lo spettacolo che girerà in Italia sarà anche in tournée all'estero e Mario Marozzi si augura una 'nuova' collaborazione, magari con la creazione di spettacoli ad hoc per la compagnia firmati da Mauro Bigonzetti. ''Certo, nel nostro Paese la situazione della danza è molto, molto complessa, difficile - ha proseguito Mario Marozzi - Teatri pieni e disinteresse completo da parte della politica e del governo. Incomprensibile''.

E ha scherzato professandosi 'artista sovietico' per ciò che concerne il costo dei biglietti. ''A volte mi rendo conto che il prezzo del ticket per una famiglia potrebbe essere alto - ha detto- ma siamo un organismo privato, autofinanziato. Fosse per me l'arte, lo spettacolo, il teatro, la danza, dovrebbero essere gratuiti, con incentivi, naturalmente, da parte dello Stato''.

Marozzi, ferita ancora aperta e un pò mi brucia per il 'no' al Teatro dell'Opera di Roma

Un avventura, quella di Mario Marozzi con la nascita di un 'nuovo' complesso espressamente creato per questo gala, che l'étoile del Costanzi, considera ''entusiasmante, anche se non priva di pericoli, perchè il rischio, quando ci si mette in proprio, è sempre altissimo.

''Certo, non nascondo - ha confessato - mi brucia ancora quanto accaduto al Teatro dell'Opera di Roma dopo l'uscita di scena di Micha van Hoecke dalla guida del corpo di ballo. In tutti i teatri del mondo (vedi l'Opéra di Parigi con Aurelie Dupont oggi alla direzione del corpo di ballo di Palais Garnier) i propri danzatori, le proprie étoile vengono sostenuti, appoggiati . Purtroppo non è accaduto al Teatro dell'Opera di Roma, non è accaduto con me. Ma ho fiducia in un prossimo futuro''.

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