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Danza: omaggio a 'Rossini' a Pesaro firmato Mauro Astolfi

21 febbraio 2017 | 19.23
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Spellbound Contemporary Ballet in una scena dell'omaggio a 'Rossini', in scena a Pesaro - (foto di Cristiano Castaldi)
Spellbound Contemporary Ballet in una scena dell'omaggio a 'Rossini', in scena a Pesaro - (foto di Cristiano Castaldi)

Dopo le numerose presenze nei maggiori teatri e festival internazionali e reduce da una prestigiosa tournée asiatica (a Taiwan per l’inaugurazione del National Taichung Theater e in Giappone nell’ambito della Triennale di Tokyo con il progetto 'La Mode' diretto da Tomoko Mukaiyama, Spellbound Contemporary Ballet debutta in prima assoluta al Teatro Rossini di Pesaro il 25 febbraio (ore 21) con 'Rossini Ouvertures', spettacolo in scena all'interno del ricco cartellone della Settimana Rossiniana ('Una grazia, un certo incanto. Pesaro per i 200 anni de La Cenerentola e il non compleanno di Rossini'), in programma sino al 28 febbraio.

''La lettura di Augusto Benemeglio sulla vita di Rossini, su quella 'follia organizzata', come ha scritto Alessandro Baricco, è stata per me profondamente e assolutamente illuminante - ha raccontato prima del debutto dello spettacolo il coreografo e regista Mauro Astolfi- Sedotto dall'universo rossiniano, da questa genialità così prorompente e inebriante che conviveva a braccetto con tante macchie nere, dilaniato da un profondo mal di vivere che, attraverso una fortissima ed energetica personalità, al limite del bipolarismo, Rossini è riuscito però a creare opere musicali di una grazia assoluta ed eterna''.

Astolfi, compositore di una contemporaneità vibrante, musica piena di grazie, di potenza, di divertimento

Un compositore, Rossini, estremamente contemporaneo, secondo Mauro Astolfi. ''Contemporaneità presente, vibrante- ha spiegato ancora- capace al contempo di generare emozioni scintillanti, piene di grazia, di potenza, di divertimento. La sua, era musica estrema - ha sottolineato Mauro Astolfi- Il segno di una forza e di una energia superiore. Volutamente ho cercato di creare una danza estrema, carica di energia, di vitalità, di incontri, di seduzioni, di suggestioni''. 

''Ho passato molto tempo pensando come si sarebbe potuto tradurre in movimento la sua genialità compositiva - ha confessato - Non ho voluto lavorare sull'astrazione. Ho cercato e ho ‘sentito’ come raccontare la vibrazione della sua musica. Mi sono letteralmente lasciato trasportare. Ed è stata, per me, un'esperienza unica''.

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