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Cinema: Sky con Vaticano portano Raffaello nelle sale

21 marzo 2017 | 19.26
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Cinema: Sky con Vaticano portano Raffaello nelle sale

Oltre 18 mesi di lavoro, trenta giorni di riprese, un team di produzione di oltre cento persone, più di 200 ore di girato e venti siti diventati altrettanti set. Senza considerare la complessa ricostruzione della Cappella Sistina com'era prima del 'Giudizio Universale' di Michelangelo. Sono i numeri di 'Raffaello - Il principe delle arti - in 3D', la prima trasposizione cinematografica su Raffaello Sanzio, realizzata da Sky, Musei Vaticani e Nexo Digital, in collaborazione con Magnitudo Film. Il film, prodotto da Sky 3D con Sky Cinema e Sky Arte, è stato riconosciuto di interesse culturale dal Mibact, e uscirà nei cinema italiani il 3, 4 e 5 aprile, distribuito da Nexo Digital, per poi approdare nelle sale di 60 paesi del mondo.

La pellicola prova a ripercorrere la straordinaria e breve vita di Raffaello - nato nel 1483 e morto nel 1520 a soli 37 anni - dai primi passi ad Urbino, passando per la formazione in Umbria e la giovinezza a Firenze, fino al grandioso capitolo romano, apice ed epilogo del suo percorso umano ed artistico. Un dialogo intimo tra vita e opere - nel film ne vengono trattate più di 40 dell'artista urbinate - che si snoda attraverso appassionate digressioni artistiche, affidate a celebri storici dell’arte, e raffinate ricostruzioni storiche, veri e propri tableaux vivants ispirati a dipinti ottocenteschi, che ritraggono Raffaello nei momenti più rappresentativi.

In Vaticano il film celebra le opere più note, facenti parte del percorso dei Musei Vaticani: le Stanze di Raffaello, la Madonna di Foligno, l’Incoronazione della Vergine, gli Arazzi e la celebre Trasfigurazione. Ma anche luoghi esclusivi all’interno del Palazzo Apostolico, ambienti privati e non aperti al pubblico, stupefacenti per impatto visivo: le Logge e la Loggetta e la Stufetta all’interno dell’Appartamento del Cardinal Bibbiena. Il percorso si conclude al Pantheon, luogo che custodisce la tomba di Raffaello con il suggestivo epitaffio composto da Pietro Bembo: "Qui giace Raffaello: da lui, quando visse, la natura temette d'essere vinta, ora che egli è morto, teme di morire".

Altra grande esclusiva del film è rappresentata dalla ricostruzione in Virtual Reality 360° della Cappella Sistina così come apparve la notte del 26 dicembre 1519, quando sotto la volta affrescata da Michelangelo furono esposti i primi 7 arazzi di Raffaello (oggi custoditi nella Pinacoteca Vaticana). A quel tempo non esisteva ancora il 'Giudizio Universale' e le scarne testimonianze tramandano la presenza di affreschi del Perugino e dello stesso Michelangelo.

Questi affreschi sono stati ricostruiti partendo dalle informazioni disponibili e collocati virtualmente nella Cappella Sistina, insieme agli arazzi. Un’operazione complessa e preziosissima, mai tentata prima, che non vuole essere una ricomposizione filologica di un insieme andato perduto per sempre, ma punta a riconsegnare alla storia una suggestione di credibile spettacolarità della Cappella Sistina che non si è più avuta negli ultimi 5 secoli.

A differenza dei precedenti tre film d'arte realizzati da Sky, questo affianca agli interventi degli storici dell'arte (Antonio Paolucci, Vincenzo Farinella e Antonio Natali), un vero e proprio racconto cinematografico con la regia di Luca Viotto, le scenografie di Francesco Frigeri e i costumi di Maurizio Millenotti. Nel cast Flavio Parenti nei panni di Raffaello, Angela Curri in quelli della Fornarina, mentre Enrico Lo Verso è Giovanni Santi e Marco Cocci dà il volto a Pietro Bembo. La voce narrante è quella di Riccardo Niseem Onorato.

Tra le esclusive del film ci sono le inedite riprese in 3D e 4K all’interno del Palazzo Apostolico, mai effettuate sinora, alle Logge di Raffaello e nell’appartamento del Cardinal Bibbiena, tuttora residenza privata del Governatorato, soffermandosi sulla Loggetta e la Stufetta. Ma anche lo svelamento da parte di Antonio Paolucci del restauro in corso della Sala di Costantino e della nuova ipotesi che attribuisce a Raffaello l’affresco della Comitas (la Mansuetudine).

Inoltre, sempre in 3D e 4K sono state effettuate le riprese dell’esclusiva esposizione temporanea delle due Pale rappresentanti 'Gli Sposalizi della Vergine' di Perugino e di Raffaello, esposte per la prima volta in assoluto per pochi mesi una di fianco all’altra presso la Pinacoteca di Brera.

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