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Eschilo, Euripide e Aristofane: ripartono a Siracusa rappresentazione classiche

23 marzo 2017 | 16.44
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Ripartono al Teatro Greco di Siracusa le rappresentazioni classiche, allestite dalla Fondazione Inda, giunte alla 53esima edizione, che dal 6 maggio sino al 9 luglio vedranno in cartellone 'Sette contro Tebe' di Eschilo affidato alla regia di Marco Baliani, 'Fenicie' di Euripide, spettacolo diretto da Valerio Binasco con Isa Danieli nel ruolo di Giocasta e 'Rane' di Aristofane diretto da Giorgio Barberio Corsetti, che vedrà per la prima volta in scena il duo Ficarra e Picone nelle vesti 'classiche' di Xantia e Dionisio.

''Il Teatro Greco di Siracusa è un palcoscenico unico, capace di convogliare e di 'convocare' un pubblico enorme, per ritrovare storie antiche, grandi temi tragici che ci appartengono ancor oggi. Per ritrovare, insomma, lo spirito della tradizione senza rinunciare alla contemporaneità'', ha dichiarato il direttore artistico Robertò Andò nel corso della conferenza stampa che si è svolta al Teatro Argentina di Roma.

Ed ha ancora aggiunto il grande regista siciliano: ''Mi piace il mio ruolo di direttore artistico che mi permette di far circolare pensieri, intelligenze, attraverso il lavoro degli altri. Un pò come fanno gli editori con i libri''. Riguardo alle rappresentazioni classiche ha poi proseguito Andò: ''La fedeltà del pubblico è confortante. Forse quello che è mancato negli ultimi anni, all'interno di una fase intermittente, è stata un'identità forte della manifestazione''.

Pinelli, quest'anno 'sperimenteremo' traduzioni con auricolari per turisti stranieri

Nel corso dell'incontro che si è svolto al Teatro Argentina alla presenza, tra gli altri Ninni Cutaia, direttore generale dello Spettacolo dal Vivo del sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma, Carlo Fuortes, il commissario straordinario dell'Inda Pier Francesco Pinelli, ha ricordato i numeri e i successi della manifestazione siciliana. Oltre 119mila spettatori nel 2016, di cui 37mila studenti, ricavi per il 70%. ''Dal 2008 ad oggi, se prendiamo i dati Siae - ha dichiarato all'Adnkronos- le attività nei teatri italiani sono cresciute del 2%, i nostri spettacoli invece del 30%''.

Ed ha annunciato alcuni orientamenti strategici: ''Vogliamo portare le rappresentazioni classiche sempre più al di là di Scilla e Cariddi, per vedere cosa c'è oltre le colonne d'Ercolere, specialmente nei teatri di pietra italiani. Lo scorso anno - ha sottolineato ancora Pinelli - siamo riusciti ad organizzare 5 trasferte. Quest'anno ritorneremo a Taormina, ma ci saranno anche Pompei, l'anfiteatro romano di Verona, e le Terme di Baia''.

''Anche se il nostro sogno - ha auspicato - è quello di attrarre, sempre di più, pubblico straniero che rappresenta ad oggi solo il 3%. Quest'anno 'sperimenteremo' la traduzione delle opere rappresentate attraverso speciali auricolari. Non so se sarà un successo. Ma è sempre doveroso provarci''.

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