Ensemble di riferimento in Italia e all’estero per il repertorio del Sei-Settecento suonato su strumenti originali, 'L’Astrée' sarà al Teatro Argentina giovedì prossimo (ore 21) per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana in un programma originale che alterna i celebri e popolari Concerti dell’op. 8, noti come 'Le quattro stagioni', ad altrettante 'Cantate' sempre a firma del 'prete rosso' che rimandano in maniera simbolica a quelle stagioni, di più raro ascolto ma di altrettanta bellezza.
Se al noto concerto 'La primavera' si affianca la Cantata 'Lungi del vago Volto' per soprano, violino e basso continuo, all’'Estate' toccherà la Cantata 'Perfidissimo cor! Iniquo fato!' per contralto e basso continuo. All’Autunno è stata invece accostata la cantata 'Alla Caccia' per contralto e basso continuo, e a chiusura di programma, L’'Inverno' sarà preceduto da 'Amor hai vinto' cantata per soprano e basso continuo.
La scelta vivaldiana non è casuale per L’Astrée, che con la prestigiosa etichetta francese 'Opus 111' ha avviato un importante progetto proprio su Vivaldi, con la registrazione integrale dei Concerti e delle Cantate da camera i cui autografi sono custoditi presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.
Solisti della serata saranno Francesco D’Orazio, violinista dal vasto repertorio, premio Abbiati nel 2010 come 'miglior solista', il soprano Stéphanie Varnerin, voce francese capace di destreggiarsi con disinvoltura dal repertorio barocco al contemporaneo, e il controtenore Alessandro Giangrande, specializzato per la sua particolare estensione vocale nel repertorio barocco.