Una nuova creazione per la coppia più glamour del firmamento della danza internazionale. Mauro Bigonzetti ha firmato per Roberto Bolle e Svetlana Zakharova uno spettacolo dedicato a 'Handel' che debutta domani alla Scala di Milano con repliche sino al 1 giugno. Si tratta dell'ultimo atto di una serie di progetti coreografici del Piermarini 'trascritti' su musica da camera ('Cello Suites' e 'Il giardino degli amanti').
Per questa nuova produzione in prima assoluta, il coreografo romano ritorna al suo grande amore per la musica antica e barocca, partendo proprio dalle Suites di Händel, ampliando poi la trascrizione musicale attraverso altre composizioni cameristiche. Un 'respiro' musicale e coreografico forgiato sui ballerini scaligeri e sulle guest Roberto Bolle e Svetlana Zakharova.
Nove recite, da domani dunque (ore 15) al 1 giugno, che vedranno in scena, al debutto e nelle serate del 23 e 24 maggio, come interpreti principali la coppia Bolle - Zakharova, star acclamate nei titoli classici e del repertorio ballettistico romantico, da oggi protagonisti in un confronto diverso e più maturo con la contemporaneità.
Sul palco del Piermarini si alterneranno anche le altre 'étoiles' scaligere. Nicoletta Manni e Gabriele Corrado (nelle recite del 23 pomeriggio, 25, 26, 30 maggio e 1 giugno). Ad eseguire i brani händeliani nella prima parte del balletto James Vaughan (pianoforte) e nella seconda Francesco De Angelis (violino), Fabien Thouand (oboe), Andrea Manco (flauto) Massimo Polidori, in alternanza con Sandro Laffranchini (violoncello) e James Vaughan (clavicembalo).
La scelta dei brani di questa nuova produzione nasce dalla passione di Mauro Bigonzetti per la musica barocca, soprattutto per le opere di Händel, che tra i compositori antichi e del XVII secolo gli ha offerto e continua ancora ad offrirgli i maggiori stimoli sul piano coreografico.
Bigonzetti ha già infatti creato su musiche di Händel in precedenti lavori, tra i quali 'InCanto' e 'Come un respiro' per Aterballetto e 'Festa barocca' per l'Alvin Ailey American Dance Theater. 'Progetto Handel' è dunque per Mauro Bigonzetti un approfondimento, una sorta di percorso evolutivo ed emotivo all'interno della produzione del grande compositore tedesco.
La prima parte del lavoro trae ispirazione dalle 'Suites' ed ha una dimensione più intimista. La seconda, più ricca, composita, si apre invece a diversi timbri e più strumenti. Anche sul piano visivo le due parti sono concepite in maniera diversa, ma complementare. La prima è in 'noir et blanc' all'interno di un'atmosfera astratta , la seconda invece è una esplosione di colori, di cromatismi accesi su una concezione narrativa.
''Händel è teatro allo stato puro, con la sua musica apre immagini e apre porte - ha dichiarato Mauro Bigonzetti - Anche quando non scrive per il teatro Handel è visionario, descrittivo, narrativo. Quando non narra, ricerca comunque il senso dello spettacolo''.
''Non a caso - ha ricordato il regista e coreografo - al grande compositore tedesco si associa quel meraviglioso utilizzo delle macchine di scena che sono davvero il simbolo della fascinazione e della magia illusionistica del teatro barocco''.