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Lucarelli: "Infamata contro Insinna, ma lui ne esce male"

24 maggio 2017 | 13.17
LETTURA: 4 minuti

(Fotogramma)
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"Parliamo di Flavio Insinna e di quello che è accaduto ieri a Striscia la notizia, perché oggi gli Affari suoi sono un po' sulla bocca di tutti". Inizia così il post fiume pubblicato su Facebook da Selvaggia Lucarelli, nel quale la blogger prende le difese di Flavio Insinna, finito sulla gogna mediatica dopo la pubblicazione da parte di 'Striscia la Notizia' di alcuni file audio nei quali il conduttore pronuncia appellativi poco lusinghieri nei confronti dei concorrenti di 'Affari tuoi'. Una difesa a metà, quella della blogger romana, che giudica la diffusione degli audio "un'infamata".

"Ricci ha mandato in onda l'audio di uno sfogo di Insinna durante una riunione con gli autori di Affari tuoi - scrive Lucarelli - Lo sfogo era stato registrato da qualche presente di nascosto e poi mandato a Striscia che con lui ha delle vecchie ruggini. (ricordate Staffelli che gli consegna il tapiro e Insinna che gli chiede come mai non lo danno a Greggio che ha evaso il fisco?). In questo audio si sente Insinna che urla lamentandosi soprattutto del casting dei concorrenti di Affari tuoi (...). Tra l'altro, pare che questa sera Striscia manderà in onda il resto, quindi suppongo che Insinna abbia già prenotato un volo per Sidney".

Pur non schierandosi apertamente, Lucarelli fa una distinzione: "Da una parte c'è il contenuto di una riunione di redazione che doveva rimanere all'interno di una redazione - scrive nel post - Dall'altra c'è quel contenuto e basta. In entrambi i casi, qualcuno ne esce malconcio. Ne esce malconcio l'infame (sì, l'infame) che ha registrato di nascosto Insinna e ha mandato quel file non solo ad uno che non aspettava altro, ma pure a una rete concorrente, quindi tradendo sia la fiducia di un conduttore (che evidentemente parla in presenza di persone che forse non stima, ma di cui si fida) che quella di un'azienda":

"Insomma - prosegue Lucarelli - io non so chi sia l'infame, ma sia ben chiaro che se pensava di buttare Insinna nel pozzo, è con l'acqua alla gola pure lui. E lo beccheranno (...) Poi c'è il contenuto, quello che ha detto Insinna. Il fatto che strida con la sua immagine di bonaccione, di amicone, di conduttore amico della gente. E' difficile dimenticarsi del contenuto in virtù del fatto che gli sia stata fatta un'infamata. Sarebbe giusto, probabilmente, ma ormai quelle parole le abbiamo sentite e devo dire la verità, un po' mi dispiace".

"Se registrassero la maggior parte di noi in casa, probabilmente usciremmo più ammaccati di Insinna - prosegue la blogger - Fuori casa però, soprattutto in un luogo di lavoro, io francamente le cose che ha detto Insinna non le direi. (...) Il passaggio "colpiscila al basso ventre" per alludere al fatto che dovesse essere più "televisiva" e "La merce la lavoro io" quando la merce a cui fa riferimento sono delle persone che vanno lì a giocare, beh, è oggettivamente pessimo".

Per la blogger, da questa storia, "Insinna ne esce male". "Per quello che mi riguarda - chiosa Lucarelli - non come una brutta persona, perché non sarà questa registrazione a raccontarci chi sia veramente. Ma di sicuro come uno che nel lavoro è un cinico. Come quasi tutti, direte voi. Sì, ma degli altri non ho ascoltato le riunioni di redazione (...) Chiedo scusa a Flavio Insinna. L'ho già (un po', solo un po') giudicato. Non dovevo farlo, ma era appunto troppo tardi".

Lucarelli si rivolge infine alla persona che ha registrato e diffuso l'audio: "Non chiedo invece scusa all'infame che ha girato quel file a Ricci - conclude la blogger - Spero ti becchino e ti piazzino sotto al cavallo della Rai col cartello al collo "Sono la mer... che ha passato l'audio a Striscia". Mica per altro, la gogna e lo sputtanamento che sono toccati a Insinna, dovrebbero essere anche un po' Affari tuoi".

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