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Teatro: Lavia jr. porta all'India 'Il gioco dell'amore' di Marivaux

12 giugno 2017 | 14.46
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Lorenzo Lavia con gli attori della Scuola di Perfezionamento del Teatro di Roma in scena, all'India, con 'Il   gioco dell'amore e del caso'
Lorenzo Lavia con gli attori della Scuola di Perfezionamento del Teatro di Roma in scena, all'India, con 'Il gioco dell'amore e del caso'

In scena da venerdì prossimo (con repliche sino al 18 giugno) al Teatro India l'ultimo atto del laboratorio condotto da Lorenzo Lavia con gli attori della Scuola di Teatro e Perfezionamento Professionale del Teatro di Roma. In cartellone 'Il gioco dell'amore e del caso', la pièce di Marivaux nata da una collaborazione tra il Teatro di Roma, l' l’Accademia di Costume e Moda e il Conservatorio di Musica Santa Cecilia. Una commedia ricca di equivoci e di risvolti che bene si è prestata come 'palestra' per i futuri attori professionisti. Il percorso è stato duplice.

Da una parte gli allievi attori protagonisti nei diversi personaggi della commedia, dall’altra gli allievi aspiranti costumisti messi alla prova con il proprio estro creativo a restituire un’epoca storica così ricca dal punto di vista del fasto anche nel vestire, guidati da Lorenzo Lavia con il costumista Andrea Viotti e l’ausilio di Antonio Di Pofi che ha composto le musiche di scena.

''Il teatro lo si fa soprattutto per amore e spesso il caso ci aiuta a far sì che vari elementi si fondano per dar vita a quella strana magia che si manifesta poi sul palcoscenico - ha raccontato Lorenzo Lavia- Essendo stati proprio l’amore e il caso i principali elementi necessari per la nascita di questo spettacolo/laboratorio, non potevo che scegliere il geniale testo di Marivaux''

Una nuova traduzione e un nuovo adattamento, tra 'tradizione' e 'tradimento'

''Questo progetto - ha ricordato ancora Lorenzo Lavia - h a visto la luce grazie alla sinergia di tre istituzioni, il Teatro di Roma, l’Accademia di costume e moda ed il Conservatorio di Santa Cecilia. Sono state capaci di mettere in campo le proprie giovani eccellenze che da poco si sono affacciate al mondo del nostro lavoro o che sono addirittura al loro debutto. Ho deciso di mettermi a loro servizio come regista -ha proseguito Lavia - affinché tutti potessero tirar fuori nei rispettivi campi la propria arte e tradurla in qualità''.

''Attori, costumisti, musicisti...In questo bagno di gioventù mi sono sentito anche di intervenire con una nuova traduzione e con un nuovo adattamento - ha spiegato- del testo tentando di cucirlo meglio sulle sagome dei protagonisti. Questo mio spettacolo cercherà attraverso la tra-dizione, la tra-duzione e il tra-dimento - ha spiegato ancora Lavia jr.- di trovare con tutta la semplicità possibile una giusta collocazione per il divenire''.

''Marivaux, che fonda la sua drammaturgia sul travestimento e questa specifica commedia 'il Gioco dell'Amore e del Caso', dove i personaggi hanno la necessità di travestirsi, di velarsi, per potersi (s)velare, mi aiuta a mettere in primo piano la figura dell’attore''.

L'amore trionfa sui pregiudizi, sull'egoismo, sugli impedimenti della sorte

''Non a caso - ha spiegato ancora il giovane regista- la direzione scelta sia per il taglio, che per il tipo di materiale usato per i costumi fa sì che questi siano più simili ad involucri che ad abiti. Involucri di marionette senza vita che permetteranno agli attori stessi di essere i burattinai del proprio personaggio. Costumi che non daranno la possibilità al pubblico di trovare differenze tra padroni e servi''.

''Un apparire - ha aggiunto -che come nell’epoca post moderna nella quale viviamo, azzera le differenze esteriori, mentre amplifica quelle dell’essere nella sua essenza, ovvero, le diseguaglianze della classe sociale, che in questo gioco del velarsi non riusciranno mai ad avere un punto d’incontro''.

Un gioco di intrecci, all'interno della pièce di Marivaux, una pirotecnica girandola di travestimenti di due coppie di innamorati in cui lo scambio di ruoli tra padroni e servi risponde al reciproco intento di scrutare, sotto vesti non proprie, l’animo dei partner. Una macchina scenica in cui la passione finisce col trionfare sull’egoismo, sui pregiudizi e sugli impedimenti della sorte, che indaga e osserva l’amore al suo sorgere, o nelle sue ambigue metamorfosi. O ancora, nel conflitto con le convenzioni sociali e mondane.

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