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Danza: Palmieri, l'Accademia riparte dal Mali e dalla Palestina

15 giugno 2017 | 16.14
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La direttrice dell'Accademia Nazionale di Danza,  Enrica Palmieri, accanto alla coreografa Neli Xaba
La direttrice dell'Accademia Nazionale di Danza, Enrica Palmieri, accanto alla coreografa Neli Xaba

Progetti e scambi con il Mali e la Palestina, collaborazioni con alcuni tra i più interessanti coreografi del panorama internazionale, spettacoli, manifestazioni artistico-didattiche, il Premio Roma. Cartellone estivo affollato di eventi per l'Accademia Nazionale di Danza sull'Aventino, alla guida del neo direttore Enrica Palmieri.

Si parte il 25 giugno (con repliche sino al 3 luglio) tra serate di classico e contemporaneo con creazioni firmate Ganio, Itzik Galili, Alessandra Delle Monache con un omaggio, quest'ultima, ad Artemisia Gentileschi, 'Ammiro la bellezza e sono sotto di essa'.

Tra gli altri protagonisti a Paco Decina, Jim May, erede del patrimonio artistico di Anna Sokolow, Anouska Broadacz con il 'site specific' 'Metamorfosi', spettacolo itinerante creato nel bimillenario di Ovidio. E nell'ambito del Progetto Erasmus + KA107 attesi nella capitale un gruppo di studenti provenienti dal Mali e i coreografi Maria Campos e Guy Nader, Omar Rajeh, Neli Xaba.

Il direttore, mi piacerebbe poter collaborare con gli enti lirici per corsi di formazione e master

''Una vocazione all'internazionalizzazione che già la fondatrice dell'Accademia di Danza, Jia Ruskaja, aveva fortemente voluto e sostenuto - ha spiegato il neo direttore Enrica Palmieri- e che oggi si rivolge soprattutto a paesi extraeuropei. E in tempi di migrazioni e globalizzazioni si tratta di progetti artistici importanti, creatività attenta e rispettosa del mondo, delle sue differenze - ha aggiunto ancora- articolata però su un ordito comune imprescindibile tra spazio, musica e movimento''.

E a proposito dei progetti per il futuro dell'Accademia di Danza, il neo direttore ha spiegato che l'obiettivo è quello di allargare ''l'offerta formativa per i ragazzi, ma anche le opportunità creative. Mi piacerebbe, inoltre, potere aver collaborazioni più forti, più salde, costruttive, con gli enti lirici italiani per potere promuovere insieme master, dei corsi di approfondimento. Legati, per esempio, all'insegnamento o alla critica di danza, al 'repertorio' classico''.

''Ho contattato il San Carlo di Napoli, l'Opera di Roma e il sovrintendente Carlo Fuortes - ha proseguito la Palmieri - Poche risposte per il momento, forse poco interesse. A mio avviso restano, però, opportunità da non perdere nell'ambito di una riflessione importante e necessaria sull'arte coreutica''.

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