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Venezia: con 'Lean on Pete' Haigh va alla scoperta dell'America

01 settembre 2017 | 19.09
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Venezia: con 'Lean on Pete' Haigh va alla scoperta dell'America

(AdnKronos/Cinematografo.it) - “Ho letto il romanzo e mi sono innamorato di questo ragazzino. Di questo suo percorso, sempre più isolato nel mondo. E ho sentito che la storia mi parlava, questo senso di gentilezza e compassione, per me elementi molto importanti. Da qui l’esigenza, per me, di farne un film”. Dopo Weekend e 45 anni, Andrew Haigh lascia l’Inghilterra per adattare Lean on Pete, romanzo di Willy Vlautin incentrato sul 15enne Charlie Thompson che, rimasto solo al mondo dopo l’abbandono della madre e la morte del padre, intraprende un viaggio attraverso l’America insieme all’unico amico rimastogli, un vecchio cavallo da corsa di nome Lean on Pete.

“Ho coinvolto l’autore dopo l’acquisizione dei diritti, ci siamo visti, parlati, gli ho mandato le bozze dello script e mi ha aiutato molto a capire cosa poter togliere e cosa no dal romanzo. Ci ha dato davvero un grande aiuto”, racconta ancora Andrew Haigh, che aggiunge: “Credo esista una sorta di connessione con le opere di Steinbeck, non foss’altro nell’individuare sempre un barlume di speranza anche in circostanze dolorose e in mezzo alla malvagità delle persone”.

A dare corpo e voce al giovane protagonista della vicenda è Charlie Plummer, classe 1999, finora primo serio candidato al Premio Mastroianni qui alla Mostra di Venezia: “Dopo aver letto il copione mi sono avvicinato al personaggio e alla storia, e leggere il romanzo mi ha aiutato molto. Ma non è stato difficile capire chi fosse questo ragazzo, anche parlando con il regista. Altra cosa molto utile è stata quella di stabilire un vero e proprio rapporto d’amicizia con il cavallo”, racconta il ragazzo che, di fatto, è sempre presente in ogni scena del film: “Ero talmente affascinato dalla storia, dal film, che la preoccupazione di dover tenere tutta la vicenda sulle spalle non mi ha dato grossa preoccupazione. Più che altro c’era talmente tanto lavoro da fare che non ho avuto tempo per potermi preoccupare”, dice ancora Plummer.

Lo abbiamo scelto per interpretare il protagonista – racconta il regista – dopo aver visto molti provini: oltre al nastro, Charlie ci ha mandato anche una lettera e leggendola abbiamo compreso che aveva capito davvero nel profondo la chiave di lettura della storia e del personaggio”.

“Non l’ho mai letto come un romanzo di formazione, questo ragazzo cerca sì una propria identità ma prima di ogni cosa stabilità e sicurezza”, dice ancora Andrew Haigh. Fanno parte del cast anche Steve Buscemi e Chloe Sevigny. Il film, che arriverà in Italia con il titolo Charlie Thompson, sarà distribuito da Teodora, come i due precedenti lavori di Andrew Haigh.

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