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Teatro: riparte alla Pelanda 'Short Theatre' con Motus

11 settembre 2017 | 14.04
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Fannie Sosa, performer, studiosa e ricercatrice di origine brasiliana, tra le protagoniste di 'Short Theatre' alla Pelanda
Fannie Sosa, performer, studiosa e ricercatrice di origine brasiliana, tra le protagoniste di 'Short Theatre' alla Pelanda

Martedì prossimo VI giornata di 'Short Theatre 12 - Lo Stato interiore', il festival ideato e organizzato da Area 06' con la direzione artistica di Fabrizio Arcuri che si svolge negli spazi della Pelanda. In programma il gruppo Motus con 'Über Raffiche', versione estesa e concepita per spazi teatrali dell' ultimo lavoro della compagnia riminese che nasce dall’impossibilità di riportare in scena il loro 'Splendid’s', spettacolo del 2002 basato sul testo di Jean Genet, ma con ruoli invertiti nel genere (replica il 13).

Così, nel 2016 Motus torna sulle tracce di 'Splendid’s' per riallestirlo con un cast interamente femminile, intenzione negata dalle regole stesse del copyright. Da questa impossibilità nasce 'Raffiche', una riscrittura originale di Magdalena Barile e Luca Scarlini, con una volontà ancor più decisa di lavorare sui temi dell’identità e della rivolta. Una gang di attiviste, una 'banda' di attrici che percorre generazioni della scena italiana, e non, è assediata in un albergo. Donne dai nomi maschili, refrattarie a ogni tentativo di definizione, in resistenza armata contro la lobby farmaceutica.

In scena anche la coreografa e musicista svedese Alma Soderberg con 'Travail'

Motus presenta ora 'Über Raffiche, una 'nude (expanded version)' della performance, non più in un sontuoso hotel ma in spazi nudi, in un formato a loop in cui il pubblico è libero di andare e venire. Un estenuato ripetersi di raffiche di parole (e ironiche micro-danze) per non arrendersi, proprio come Rafale che, anziché tentare il suicidio e rinunciare alla lotta, così avviene nel testo di Genet, nella versione dei Motus non getta le armi.

Si prosegue con Alma Söderberg, coreografa e musicista svedese che spazia tra i generi e gli elementi scenici, costruendo performance in cui musica, ritmo, voce e canto si relazionano alla danza e si mescolano a stralci di parole, immagini, spazi, colori, texture. A Short Theatre presenta 'Travail', una traccia di significanti che è agita e praticata, più che pronunciata, suonata o danzata, una performance che mescola suono, corpo, voce e canto, gesto e movimento.

Sarà presentato 'Il teatro postdrammatico' di Hans-Thies Lehmann, riflessione sullo spettacolo dal vivo

Un’esperienza coreografica che sperimenta la pratica di raccogliere frammenti di qualunque cosa possa catturare l’attenzione durante la lettura di un giornale e della realtà, ricomponendo il tutto in un originale collage fatto di suoni e movimenti. Alma Söderberg performer unica in scena, insieme alla sua drum-machine, disegna un nuovo spazio di significato che non censuri o reprima alcuna possibilità espressiva, e che sappia riportare la storia di una ricerca artistica e linguistica.

Dopo quasi vent'anni dalla sua pubblicazione, arriva in Italia 'Il teatro postdrammatico di Hans-Thies Lehmann', fondamentale testo per la riflessione teorica sullo spettacolo dal vivo, che sarà presentato in un incontro che vede dialogare l'autore con Graziano Graziani, Mattia Visani e Sonia Antinori. Continuano le lecture quotidiane di Courtesy, protagonista Maurizio Torrealta con l’incontro dal titolo 'Far Parlare Il Silenzio: Strategie Di Indagine Su Quello Che Le Parole Non Dicono'.

Attesa nella capitale Fannie Sosa, performer, studiosa e ricercatrice di origine brasiliana

Secondo appuntamento con Fannie Sosa, performer, studiosa e ricercatrice di scienze sociali e studi di genere brasiliano-argentina, che propone un approccio del tutto innovativo, politico e queer alla pratica tipicamente 'black' del twerk, danza urbana diffusa nella comunità afroamericana, che porta in sé le tracce della diaspora e che si lega alle questioni dell’identità culturale e di genere, della riappropiazione del proprio corpo come atto intimo ma radicalmente politico.

Dunque, di interiorità motoria, anatomica e sensoriale si tratterà in 'Pleasure is power, workshop – o meglio twerkshop – di twerking' aperto a tutti e tutte (replica il 13).

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