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Il personaggio

Tra censura e conigliette, la fantastica vita di 'Hef'

28 settembre 2017 | 16.37
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(Afp)
(Afp)

Vestaglietta da camera, cappello da marinaio, sorriso stampato sul volto. Iconico nello stile e icona dell'editoria americana, Hugh 'Hef' Hefner è scomparso oggi all'invidiabile età di 91 anni vissuti intensamente fra minacce di censura, difesa dell'erotismo 'su carta' e le tante conigliette che per decenni hanno popolato il magazine e la leggendaria Playboy Mansion.

Nato il 9 aprile 1926 a Chicago, di origini tedesche, inglesi e svedesi, con una laurea in psicologia e un passato da militare, inventa e pubblica per la prima volta il magazine per soli uomini nel 1953: la 'centerfold' d'esordio - cioè la ragazza del paginone centrale - è la diva Marilyn Monroe. Nudità e bellezza, quindi, ma anche approfondimento sono i marchi di fabbrica di Playboy, che negli anni ospiterà interviste e articoli di intellettuali e personalità di tutto il mondo, da Fidel Castro a Woody Allen, passando per Saul Bellow, Roald Dahl, Lance Armstrong e Marlon Brando.

Paladino contro la censura e la libertà d'espressione, a lui è intitolato lo "Hugh Hefner First Amendment Award", creato dalla figlia Christie "per onorare le persone che hanno dato contributi significativi nella tutela e valorizzazione dei diritti del Primo Emendamento americano." Hefner ha inoltre donato 100mila dollari per la University of Southern California's School of Cinematic Arts per creare un corso chiamato "Censura nel Cinema" e due milioni per inserire una cattedra per lo studio del cinema americano.

Perennemente innamorato, 'Hef' non ha mai nascosto la sua passione per le belle donne, delle quali si è circondato fino alla fine. Sposato tre volte - la prima nel 1949, la seconda nel 1989 e la terza nel 2012 - per ben due ha impalmato una delle sue conigliette, ultima delle quali la splendida Crystal Harris, di origini italiane. L'editore di Playboy è padre di quattro figli: 'delfina' è la primogenita Christie, a capo dal 1988 dell'impero.

Ora, dopo la sua morte, ad accogliere le spoglie del vecchio e mitico editore sarà un mausoleo al cimitero di Westwood, Los Angeles, dove riposano le grandi star del cinema. "La vita è troppo breve per vivere il sogno di qualcun altro", amava dire. Una massima che nel corso degli anni, fra lusso, conigliette e impegno, non ha mai smesso di prendere alla lettera, vivendo ogni minuto il suo personalissimo e fantastico sogno.

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