Per i 35 anni della sua uscita in sala, 'Borotalco' torna sul grande schermo in versione restaurata. L'appuntamento è per martedì 31 ottobre alle 17 alla Festa del Cinema di Roma (Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, costo: 6 euro).
Oltre a essere uno dei suoi film più famosi e citati, l’opera terza di Carlo Verdone rappresenta per lui un importante punto di svolta. In primis perché registra l’abbandono della struttura a episodi in favore di una sola linea di racconto in cui l’attore e regista recita, per la prima volta, nei panni di un solo personaggio.
In 'Borotalco' si delinea quell’irresistibile mix di comicità e malinconia, archetipo narrativo di tutto il Verdone che verrà. L’autore affida quindi l’elemento più ridanciano dell’opera al parterre dei caratteristi (l’irresistibile guitto Manuel Fantoni interpretato dal compianto Angelo Infanti e il Mario Brega dell’immortale scena delle 'olive greche') per restituirci attraverso quest’uomo qualunque, che cerca nella fuga da sé una sorta di riscatto rispetto a una vita non voluta ma accettata in modo passivo, un’istantanea per nulla scontata dell’Italia dei primi anni ‘80. E, nel complesso, una ricostruzione realistica dei sentimenti dei giovani di allora e di una certa epoca poi detta, talvolta anche gratuitamente, del 'riflusso'.
Insieme a Carlo Verdone e ai già citati Infanti e Brega, impossibile non menzionare Eleonora Giorgi nei panni di Nadia Vandelli, Christian De Sica, Enrico Papa, Roberta Manfredi.