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Musica: da Palermo all'America il folk rock di Aurora in 'So many things'

13 febbraio 2018 | 19.04
LETTURA: 4 minuti

Dalla cover di 'So many things' di Aurora D'Amico
Dalla cover di 'So many things' di Aurora D'Amico

Da Palermo all'America. Esce su iTunes, Spotify e nei negozi di dischi 'So many things', primo Lp di Aurora D'Amico, cantautrice siciliana, classe 1993 con un vero e proprio sogno targato Usa che l'ha portata a scrivere canzoni in inglese all’età di 15 anni. Questo album, infatti, è tutto in inglese: 10 brani folk rock, tutti di suo pugno, anticipati dal videoclip di 'Oceans Between Us', disponibile su YouTube (http://bit.ly/OceansBetweenUs).

'So many things' (etichetta discografica 800A Records, distribuzione Audioglobe) è il diario personale di Aurora, "scritto in periodi diversi, in Paesi diversi e volutamente aperto al resto del mondo, con qualche segreto nascosto tra le righe e tantissime storie in cui spero anche altri riusciranno a rispecchiarsi. Un disco in cui si mischiano passato, presente e futuro; ricordi, dubbi e speranze. Così tante cose che si muovono a velocità diverse, ma che caratterizzano la vita di ognuno di noi allo stesso modo", racconta la cantautrice.

Il percorso di 'So many things' inizia con 'In the landscape' dal retro di una macchina in viaggio tra le campagne dello Yorkshire, in cerca della fortuna che molti sperano di trovare fuori dal proprio Paese. Ricerca che crea distanze che non riescono più a riavvicinarsi in 'Oceans between us'. Subito però arriva 'Human being' un inno alla vita, per tutti coloro che non rinunciano a viverla nonostante le difficoltà e in 'The one who fell instead' improvvisamente capisci come mai è andata così com’è andata.

Il disco prosegue attraverso i mondi paralleli di 'Rhythm and sound', i continui viaggi in America di 'A way for me', il cambiamento di 'Changing for you' e il racconto di una storia d’amore ('What you knew before'). L’album giunge al crepuscolo con la consapevolezza dell’importanza del saper rinunciare di 'My heart, my mind, my hand', ma con così tante cose da dire (la titletrack 'So many things') che, alla fine, dice la cantautrice, "preferisco sedermi in silenzio sul pavimento e lasciare che sia la musica a parlare".

Aurora D’Amico (voci, chitarre acustiche, piano, tastiere) è stata accompagnata in tutti i brani da Fabio Rizzo (chitarre acustiche, chitarre elettriche, drum machine, lap steel, voci), Ruggero Micciché (batteria, percussioni) e Carmelo Drago (basso). In alcune tracce hanno collaborato Francesco Pomiero alla chitarra elettrica, Alberto Mannino alla chitarra elettrica, Francesco Incandela ai violini e Sergio Beercock (voci background).

Aurora D’Amico ha messo molto presto la musica al centro. Nel 2013 è diventata una studentessa del Berklee Music College, vincendo una borsa di studio e completando poi il percorso con il 'General Music Studies Certificate'. Nell’estate del 2015 ha intrapreso un pellegrinaggio artistico con tante tappe nei diversi festival organizzati in Sicilia dove si è esibita con il solo accompagnamento della chitarra acustica. La prima esperienza in studio è avvenuta a Nashville, negli Stati Uniti, e nell’aprile del 2016 è uscito il primo Ep intitolato 'Barefoot', prodotto e registrato in Inghilterra da Nathan Mackenzie. A inizio 2017 è entrata nel roster dell’etichetta 800A Records e ha avviata con Fabio Rizzo (Alessio Bondì, Fabrizio Cammarata, Nicolò Carnesi, Dimartino) la produzione del suo primo long playing, che è appunto 'So Many Things'.

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