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Dario Rossi e la sua techno 'da riciclo' live a Roma

06 marzo 2018 | 18.51
LETTURA: 2 minuti

Suonare musica techno e house senza l’ausilio di elettronica, dando nuova vita a oggetti di recupero come pentole sfondate, coperchi ammaccati, secchi e tubi. È la particolarità che ha reso famoso in tutta Europa il batterista Dario Rossi, che arriva sabato 10 marzo a Roma al Lov Music Club. Un appuntamento unico che concentrerà all’interno del locale di via Libetta l’atmosfera underground e l’energia primitiva che ha già scaldato piazze e strade di Berlino, Parigi, Copenaghen, Barcellona.

Le street session del tutto alternative del techno drumer hanno rapito le capitali europee dell’avanguardia musicale e sul web fa ormai numeri da fenomeno virale: oltre 400.000 mila fan su Facebook, più di 5.000.000 visualizzazioni delle sue trascinanti performance con secchi e tubi, pentole sfondate e coperchi ammaccati.

La data romana anticipa il lancio del suo primo ep ufficiale che uscirà a maggio, su vinile, cd e digital download, aprendo una serie di live in giro per l’Italia e l’estero. Autoprodotto e indipendente, Alarm Clock EP prende il titolo dalla prima delle quattro tracce che verrà estratta come singolo ad aprile. “Musicalmente è una sorta di ibrido – dice il batterista e produttore – tra le sonorità techno dei giorni nostri e le vibrazioni acide dei rave dei primi anni '90, con radici anche nella musica EBM e New Wave degli anni '80”.

Sono decisamente di impatto le performance di Rossi, capace di calamitare gli occhi e far vibrare ogni muscolo seguendo sonorità potenti che nascono dai materiali di scarto più svariati. Il giovane drummer originario di Genzano, li recupera nei cantieri abbandonati, nei garage, tra gli oggetti domestici fuori uso che ormai gli regala chi lo conosce. Rullanti, tom-tom e piatti tradizionali lasciano il posto a pentole, pezzi di scaffali rotti, catene e scarti industriali metallici.

“La voglia, o meglio la scelta di suonare in strada - spiega il musicista - è nata da una mia presa di posizione nei confronti della società e del mondo artistico. C’è dietro una ribellione, una voglia matta di libertà e molto sacrificio. Se dovessi dirlo con uno slogan potrebbe essere: Non trovo il mio palcoscenico? Nessun problema: lo creo io”.

Con il nuovo ep in uscita la sua musica vira di più verso l’elettronica, con l’utilizzo di sintetizzatori e campionatori: ne darà un assaggio al Lov. L’appuntamento è per sabato 10 marzo alle 21.

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