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Da Berio a Bernstein, al via Festival di Montecarlo

10 marzo 2018 | 11.34
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L'Orchestre national de France (foto Christophe Abramowitz)
L'Orchestre national de France (foto Christophe Abramowitz)

Si apre nel segno di Berio, Ives e Bernstein la trentaquattresima edizione del Festival Printemps des Arts di Montecarlo. Venerdì prossimo alle 20,30, infatti al Grimaldi Forum di Monaco, dopo un incipit tutti italiano con un brano di estremo virtuosismo, la 'Sequenza I per flauto' di Luciano Berio, si passa alla sfavillante musica americana con la 'Sinfonia n. 2' di Charles Ives e l'ouverture di 'Candide' assieme alle 'Danze sinfoniche' da 'West Side Story' di Leonard Bernstein. Protagonista l’Orchestre National de France diretta da Yutaka Sado, direttore giapponese cinquantasettenne specialista di Bernstein. A precedere il concerto sarà l’introduzione alla produzione di Ives ad opera del musicologo Philippe Albèra alle ore 18.30.

La partitura di Berio del 1958 esplora le tecniche più avanzate riguardanti il flauto, proponendo soluzioni armoniche che evocano un ascolto polifonico pur essendo il flauto strumento monodico. La 'Sequenza per flauto' è la prima di un ciclo di 14 pezzi per strumento solista che sarà possibile ascoltare durante tutto il Festival. Interprete il flautista ventottenne canadese Samuel Bricault.

La 'Sinfonia n. 2' di Ives testimonia la vocazione del compositore a citare la melodia popolare nell’ambito della musica sinfonica. In particolare l’ultimo dei cinque movimenti della partitura ha un carattere spiccatamente folcloristico, nella rievocazione di motivi di vecchie canzoni popolari. Sebbene Ives approdi nel periodo più maturo a nuove scoperte di scrittura, la Sinfonia n. 2, che fa parte della produzione giovanile (1901), testimonia la vena lirica del compositore vicina allo spirito del sinfonismo romantico europeo. Per chiudere il concerto, Bernstein, famoso direttore d’orchestra, pianista e compositore, capace di mettere insieme gli stili più diversi, dalla dodecafonia al jazz, per creare musica sinfonica, corale, vocale e strumentale di impatto immediato anche sul pubblico meno preparato.

Un’incursione nella musica antica delle chansons dei trovieri è il tema del secondo giorno del primo weekend con il concerto dell’Ensemble Micrologus alle ore 20.30 a Menton nella Basilica Saint-Michel. 'Le jeu de Robin et Marion' di Adam de la Halle, in programma per la serata di sabato, è una commovente storia d’amore tra il cavaliere Robin e la pastorella Marion ed è considerato tra i più antichi esempi di teatro musicale profano del Medioevo. In apertura vi sarà il 'Portrait Yan Maresz', compositore 'en residence' di questa edizione del festival, con gli studenti dell’Académie Rainier III e dei conservatori della regione.

Prima del concerto alle ore 18.30 sempre a Menton, al Museo Jean Cocteau, si terrà l’incontro 'Robin, Marion o gli inizi della musica profana' tenuto dal musicologo David Christoffel. Domenica, invece, a partire dalle 14.30, al Parking Des Pecheurs di Monaco inizierà un viaggio musicale alla scoperta di stili differenti, ritmato dalla successione di performance, esibizioni e concerti in cui la musica con l’utilizzo di strumenti rari si mescola alla danza e all’arte circense

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