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E' di nuovo 'Legion'

03 aprile 2018 | 12.36
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E' di nuovo 'Legion'

'Legion' la serie Tv targata Marvel con protagonista il mutante David Haller, Dan Stevens ('Downton Abbey', 'La Bella e la Bestia'), torna sugli schermi di Fox (Sky, 112) con la sua seconda stagione a partire dal 4 aprile il mercoledì (ore 21), a 24 ore dalla messa in onda negli Stati Uniti. Dieci episodi che si preannunciano ancora più folli e psichedelici di quelli dello scorso anno. .

La seconda stagione di 'Legion' è nuovamente scritta e prodotta dal talento multiforme di Noah Hawley, già vincitore di un Emmy per la serie antologica 'Fargo' (quarta stagione già in preparazione), romanziere di successo (Einaudi il suo editore italiano) e fra poco anche regista cinematografico con 'Pale Blue Dot' (nel cast Natalie Portman e Jon Hamm).

Hawley affronta il genere supereroi cercando di dar vita a qualcosa di nuovo e inaspettato per un pubblico affezionato da decennni all’universo cinematografico della Marvel. 'Legion' non potrebbe essere più lontana da quella tradizione. In luogo dell’azione e dei classici superpoteri si mettono in scena le avventure degli X-Men scambiando i piani temporali e distorcendo la realtà, senza paura di osare e sperimentare.

Influenzato dallo stile visionario di Stanley Kubrick (alcune scene ricordano i corridoi dell’astronave di '2001 Odissea nello spazio') e Terrence Malick, Hawley afferma di essersi ispirato ai lavori di David Lynch (la domanda 'siamo nel passato o nel futuro?' riecheggia sia in 'Legion' sia in 'Twin Peaks') e anche a Lewis Carroll, facendo immedesimare lo spettatore nel protagonista in modo da condividere la sua confusione mentale che dà spunto a ''storie all'interno di altre storie'', come in Alice nel paese delle meraviglie.

Non c’è da stupirsi se dopo il personaggio nella prima stagione nominato ''il bambino più arrabbiato del mondo'' nei nuovi episodi troveremo gatti parlanti e minotauri in carrozzina. Così come lo abbiamo conosciuto nella prima stagione, David Haller (Dan Stevens) è un giovane uomo cui è stato diagnosticato uno disturbo schizofrenico e dopo un tentato suicidio viene rinchiuso in un istituto psichiatrico.

In realtà David è un potentissimo telepate (figlio di un importante X-Men), dotato di personalità multiple, ognuna con enormi poteri di alterazione della realtà, sulle quali non ha nessun controllo. Nella clinica incontra Syd (Rachel Keller), la cui pelle non può essere toccata da nessuno, pena lo scambio di personalità. Grazie a lei David riesce a prendere consapevolezza della sua natura di mutante e a fuggire dall’ospedale psichiatrico.

La prima stagione si era conclusa con molti interrogativi e il principale riguardava il Re delle ombre, il parassita alieno che aveva infestato le personalità multiple del protagonista. Dopo essersi liberato è fuggito ma continuerà inevitabilmente a condizionare David anche ora che non abita più la sua mente. Nel primo episodio della seconda stagione il 'Re delle ombre', diventato Farouk nella sua nuova incarnazione (Navid Negahban, Homeland), sta infettando la popolazione con uno strano morbo che induce il battito compulsivo dei denti.

Quando Farouk minaccia David dicendogli che sta per arrivare la ''fine di ogni cosa'' gli ricorda che la sua storia con Syd è in pericolo perché ''lei vive nel futuro che tu stai per distruggere'' e l’amore non potrà certamente salvarli. La musica di 'Legion' è uno degli aspetti più originali e apprezzati della serie. Hawley ricerca uno stile sulla falsariga dell'album 'The Dark Side of the Moon' dei Pink Floyd (il nome del personaggio di Syd è un omaggio al Syd Barrett) l’ideale sottofondo musicale per descrivere le schegge mentali impazzite del protagonista.

Importante anche l’influenze degli Who. Hawley descrive l'universo della serie come un incrocio tra le atmosfere di 'Arancia meccanica' e di 'Quadrophenia', album che racconta la storia di un ragazzo affetto da disturbi della personalità. Il loro brano 'Happy Jack' è stato anche usato per introdurre il protagonista nella scena iniziale della prima stagione. Fra le altre suggestioni musicali di 'Legion' i Radiohead e i T-Rex, senza dimenticare il 'Bolero' di Ravel sulle cui note era stata girata una delle scene più inquietanti della serie.

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