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Cinema: Milani, film che esplora relazione tra uomo e sacro serve a società

17 maggio 2018 | 16.26
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Monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo
Monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo

"Quando il film lavora sul sacro con lo scopo di esplorare la relazione tra uomo e sacro va oltre il fenomeno dell'intrattenimento e diventa un fatto fondamentale per la società". Mentre 'Troppa Grazia', il film dell’italiano Gianni Zanasi, è oggi fra i protagonisti della selezione 'Quinzaine des Réalisateurs' al Festival del Cinema di Cannes, il presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, Davide Milani, si sofferma con l'Adnkronos su un possibile ritorno al sacro nella settima arte.

"Non ho ancora visto 'Troppa grazia' - dice - e lo guarderò di certo a breve. Penso, comunque, che da sempre il cinema si è cimentato con il tema del sacro. E' una sfida che ha affrontato sin dall'inizio con linguaggi, generi ed esiti differenti. Forse, però, ai giorni nostri in una società che in Occidente è sempre più laicizzata ci sorprende vedere film che trattano il tema sacro e questo ci porta a dire che c'è un ritorno al sacro".

Resta il fatto che si tratta di una cosa "positiva perché - spiega il presidente della Fondazione - il sacro è una delle grandi potenzialità del cinema. Il cinema che piace alla Fondazione Ente dello Spettacolo è quello che lavora sulle domande dell'uomo, sulle sue speranze, sul bisogno di senso, quello che tocca una dimensione più esistenziale. E' un cinema - argomenta Monsignor Milani - nel quale il film è un'arte che ha che fare con il senso della vita e la sua rappresentazione". Senza contare che "in una società multietnica e multireligiosa, il cinema può essere anche uno strumento privilegiato per il dialogo e la conoscenza reciproca a partire da questo asse fondamentale della dimensione umana che è il rapporto col sacro".

Non a caso "la Fondazione Ente dello Spettacolo vive tra i suoi momenti centrali il Festival Tertio Millennio organizzato ogni anno a dicembre e totalmente dedicato al sacro a partire da un confronto interreligioso".

Poi, analizza il presidente, "all'interno del tema sacro ci sono molti generi, linguaggi e prospettive. C'è il sacro indagato in quanto tale. Penso all'ultimo film di Mel Gibson 'La battaglia di Hacksaw Ridge'. C'è il sacro declinato nelle sue ricadute sociali. Questo, per esempio, rappresenta una bella sfida per la Chiesa, come se volesse spingere i credenti ad essere autentici col sacro". Un esempio di film dove il sacro ha ricadute sociali? "Penso 'Corpo celeste', un film di un po' di anni fa della regista Alice Rohrwacher che da poco ha presentato a Cannes il suo nuovo film 'Lazzaro Felice'".

Poi, continua Monsignor Milani, "c'è il linguaggio della satira, il sacro espresso in forma grottesca, il sacro come pretesto irrispettoso per fare altro. E' il caso del film 'Dio esiste e vive a Bruxelles' di Jaco Van Dormael. E infine c'è anche il fenomeno di quella serialità, che è molto amata in Italia e che racconta figure religiose che, però, non mettono al centro il rapporto col sacro ma sono usate come figure significative per raccontare intrecci narrativi ordinari".

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