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Lirica: nel cartellone del Regio di Torino l'Agnese di Päer, Bolle e tanto Verdi

18 giugno 2018 | 16.59
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L'immagine simbolo della stagione 2018-2019 del Teatro Regio di Torino  - Chiara Cordopatri
L'immagine simbolo della stagione 2018-2019 del Teatro Regio di Torino - Chiara Cordopatri

La Stagione d’Opera e di Balletto 2018-2019 del Teatro Regio di Torino si compone di 14 titoli: 11 opere, di cui una in prima rappresentazione assoluta in tempi moderni, 'Agnese' di Ferdinando Päer, e tre appuntamenti con la danza, tra i quali il ritorno di Roberto Bolle. Un cartellone, frutto di un rinnovato progetto artistico, che presenta grandi capolavori irrinunciabili, di doverosa programmazione nella vita artistica di un teatro d’opera. Il nuovo corso del Teatro vede William Graziosi come Sovrintendente e Alessandro Galoppini come Direttore artistico. Il nuovo cartellone mette in primo piano i grandi capolavori, alcuni dei quali da troppo tempo assenti sulle scene del Regio; si avrà così la grande opportunità di apprezzare quei titoli ormai entrati nel mito e nella storia, custoditi nel cuore di ogni spettatore. Un punto di partenza ideale per accedere alle meraviglie dell’opera. Una playlist ideale che vede presenti i fab four della lirica: Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi. Poi, ancora, i due padri che hanno consolidato, nel Novecento, il predominio dell’opera italiana nel mondo: Giacomo Puccini e Pietro Mascagni. Per la prima volta il Regio propone all’interno della stessa stagione la trilogia popolare di Verdi: 'Rigoletto', 'Il Trovatore', 'La Traviata', titoli che incarnano la quintessenza del melodramma. L''Agnese' di Päer è dramma semiserio del 1809, capolavoro da riscoprire e gemma della produzione musicale a cavallo tra Settecento e Ottocento, che influenzò profondamente la successiva generazione di operisti. Chiude la Stagione la prima rappresentazione al Regio di 'Porgy and Bess', l’ultimo capolavoro teatrale di George Gershwin. Per la danza, oltre al ritorno di 'Roberto Bolle and Friends', è in cartellone 'Romeo e Giulietta' di Sergej Prokof’ev con il Balletto dell’Opera di Perm e un’altra prima assoluta: 'La giara', una creazione della Compagnia Zappalà Danza sulla musica di Alfredo Casella.

Pinchas Steinberg, direttore d’orchestra tra i più celebrati e dalla solida esperienza maturata sul podio delle orchestre più titolate d’Europa, inaugura la stagione il 10 ottobre con 'Il trovatore' (recite fino al 23 ottobre), l’opera cardine di tutto il melodramma romantico italiano, partitura simbolo di Giuseppe Verdi che mancava al Regio da tredici anni. L’Orchestra e il Coro del teatro, istruito per tutta la Stagione da Andrea Secchi, il nuovo Direttore del coro, proseguono il lungo percorso sullo studio e l’interpretazione delle grandi partiture verdiane. La regia, di Paul Curran, sottolinea l’elemento 'politico' del dramma: i costumi ricordano l’Ottocento e le masse corali richiamano i patrioti del Risorgimento, il tutto all’ombra di una scena sovrastata da un’enorme scalinata modulare. Il conte di Luna è Massimo Cavalletti, Leonora è Saioa Hernández, Azucena è interpretata da Anna Maria Chiuri e Manrico, il trovatore, è Diego Torre. L’allestimento proviene dal Teatro Comunale di Bologna. A novembre, dal 13 al 24, va in scena 'L’elisir d’amore' di Gaetano Donizetti. Fa il suo debutto, sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio, Michele Gamba, trentaquattrenne musicista milanese, tra i più apprezzati direttori d’orchestra della nuova generazione, cresciuto sotto l’egida di Daniel Barenboim e Antonio Pappano. La delicata vicenda amorosa di Adina e Nemorino, colorata di malizia, tenerezza e ironia, è ambientata in un mondo contadino, fresco e autentico che, nell’allestimento di Fabio Sparvoli, rimanda agli anni del dopoguerra italiano, pieno di ottimismo e fiducia. In questa edizione, Adina ha la voce di Lavinia Bini, giovane soprano che ha già conquistato pubblico e critica per le sue interpretazioni dei capolavori del belcanto. Nemorino è affidato a Giorgio Berrugi, Belcore è Julian Kim, mentre il simpatico imbonitore che spaccia del semplice bordeaux per un potentissimo love drink è Roberto de Cand

A dicembre, dal 14 al 23, Donato Renzetti, sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio, dirige 'La traviata' con regia di Henning Brockhaus e scene di Josef Svoboda. Un allestimento leggendario, entrato nell’immaginario collettivo, per la prima volta al Regio. Nota anche come 'La Traviata degli specchi', questo spettacolo indaga il sottile confine tra la natura intima e delicata di Violetta e la sua immagine pubblica, sottolineata da un enorme specchio inclinato che moltiplica, da tutti i possibili punti di vista, l’oggetto del desiderio all’occhio del voyeur. Violetta è Maria Grazia Schiavo, raffinata ed elegante interprete, Alfredo ha la voce di Dmytro Popov, mentre Giorgio Germont è interpretato da Giovanni Meoni. Di casa al Regio, Roberto Bolle torna dal 29 al 31 dicembre, con la nuova edizione del 'Roberto Bolle and Friends'. Il Gala di danza è un’occasione unica per ammirare le principali stelle del balletto di oggi, nella stessa sera e sul medesimo palcoscenico: un viaggio imperdibile nella bellezza della danza. Roberto Bolle, il primo ballerino al mondo a essere contemporaneamente Étoile del Teatro alla Scala e Principal Dancer all’American Ballet Theatre di New York, torna per la quarta volta al Regio. A gennaio, dal 10 al 20, è in cartellone 'Madama Butterfly' nella produzione proveniente dallo Sferisterio di Macerata. Butterfly, la protagonista del capolavoro di Puccini, delicata quanto le ali di una farfalla, è interpretata da Karah Son, Pinkerton è Vincenzo Costanzo e Sharpless Simone Del Savio. Per tutti la bacchetta di Daniel Oren. Regia, scene e costumi sono di Pierluigi Pizzi, che torna al Regio dopo dodici anni dalla sua ultima produzione. L'allestimento propone una Butterfly collocata in un Giappone non oleografico e non folkloristico, visto come una memoria poetica di un Paese evocato con malinconia. Per Pizzi, la fine di Butterfly ha il valore di una grande sfida alla morale borghese, ed è l’affermazione di una personalità forte che difende fino in fondo le proprie convinzioni.

A febbraio, dal 6 al 17, è in scena al Regio un nuovo allestimento di 'Rigoletto' di Giuseppe Verdi, in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo, la Shaanxi Opera House e l’Opéra Royal de Wallonie-Liège. Rigoletto è il grande Carlos Álvarez, Gilda è Ruth Iniesta e il duca di Mantova Stefan Pop, direttore Renato Palumbo. La regia è firmata da John Turturro, al suo debutto nel mondo dell’opera. Attore newyorkese di origini italiane, ha recitato in più di 70 film firmati da registi del calibro di Martin Scorsese, Spike Lee, Woody Allen, Francesco Rosi e i fratelli Coen. A marzo, dal 12 al 24, il nuovo allestimento dell’opera 'Agnese' di Ferdinando Paër (1771-1839), proposta in prima rappresentazione moderna. Nato a Parma, il compositore completò l’opera nel 1809 per inaugurare il teatro privato del conte Fabio Scotti. Ne nacque un capolavoro di assoluto equilibrio stilistico, fulgido esempio di classicismo e precursore dell’era rossiniana, tale da ottenere una rapida diffusione nei teatri di tutto il mondo e incontrare il plauso di compositori come Berlioz e Chopin. 'Agnese' fece furore in tutti i teatri d’Europa, Napoleone stesso apprezzò tanto Paër da nominarlo Compositeur de la musique de la chambre impériale e Compositeur et directeur de la musique particulière, ovvero responsabile della musica privata dell’Imperatore. Sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio torna Diego Fasolis, la regia dello spettacolo è affidata a Leo Muscato.

Sempre a marzo, il 22 e il 23, viene messo in scena 'Pinocchio', l’opera liberamente tratta dalla celebre fiaba di Collodi, con musica di Pierangelo Valtinoni, libretto di Paolo Madron e regia di Luca Valentino. Valtinoni è il compositore italiano vivente più eseguito al mondo dopo Sciarrino; il suo Pinocchio è un capolavoro che riscuote un successo internazionale, eseguito regolarmente a Berlino, Mosca, Vienna, Lipsia, Monaco, Madrid. Il titolo, particolarmente indicato per i più piccoli, è il primo frutto del Progetto Opera Assieme. Il palcoscenico del Regio si apre ai giovani talenti di domani con un programma di alta formazione artistica, che prevede la selezione dei cantanti principali e di gran parte dell’orchestra attraverso un bando nazionale che verrà pubblicato sul sito del Teatro. L’opera, proposta in collaborazione con il Conservatorio 'Giuseppe Verdi' di Torino, vedrà impegnata anche l’Orchestra del Regio e il Coro di voci bianche del Regio e del Conservatorio.

Ad aprile, dal 10 al 20, sul palcoscenico del Regio torna, dopo più di vent’anni, 'La sonnambula', di Vincenzo Bellini. Protagonista dell’opera è Ekaterina Sadovnikova, Elvino è Antonino Siragusa e Rodolfo Nicola Uliveri. Maurizio Benini dirige l’Orchestra e il Coro del Regio in questa delicata partitura dalle tinte pastello con la regia di Mauro Avogadro. L’allestimento del Regio, in coproduzione con il Teatro La Fenice di Venezia, sottolinea l’ambientazione sospesa, rarefatta, a volte accennata o solo suggerita, ove l’unica realtà definita è la purezza del canto di Amina ed Elvino. A maggio, dal 3 all’8, il Regio ospita per la prima volta il Balletto dell’Opera di Perm nel capolavoro di Prokof’ev: 'Romeo e Giulietta', con l’Orchestra del Regio diretta da Artëm Abašev. La coreografia è di Kenneth MacMillan, colui che ha rivoluzionato la danza classica potenziando quel linguaggio espressivo con le risorse del teatro contemporaneo. Il Balletto dell’Opera di Perm, composto da 90 ballerine e ballerini, ha saputo raccogliere l’eredità della scuola russa e metterla al servizio delle grandi coreografie create da Balanchine, Robbins o Ashton. Sempre a maggio, dal 22 al 28, torna in scena al Regio il sorriso e il buonumore di Gioachino Rossini con 'L’italiana in Algeri'. Alessandro De Marchi torna sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro per una delle partiture più esilaranti del genio pesarese; nel cast Carlo Lepore (Mustafà), Paolo Bordogna (Taddeo) e Sara Blanch (Elvira). L’allestimento ha la regia di Vittorio Borrelli.

A giugno, dal 12 al 22, in scena un dittico tutto mediterraneo: la prima assoluta della creazione coreografica 'La giara', da Pirandello e su musiche di Alfredo Casella, per opera di Roberto Zappalà e della Compagnia Zappalà Danza. Nella stessa serata 'Cavalleria rusticana', il capolavoro di Pietro Mascagni in un nuovo allestimento con la regia di Gabriele Lavia, attore e drammaturgo, e con scene e costumi di Paolo Ventura. Nata nel 1990, la Compagnia Zappalà Danza è considerata oggi dalla critica europea una delle più interessanti realtà della danza contemporanea italiana. L’ensemble siciliano si distingue per un linguaggio ampio e articolato che nel tempo è stato codificato e nominato MoDem. 'Cavalleria rusticana', melodramma in un atto andato in scena per la prima volta nel 1890, racconta la cruenta storia tra Santuzza, Turiddu e Alfio, interpretati al Regio da tre fuoriclasse dell’opera lirica: Daniela Barcellona, Carlo Ventre e Marco Vratogna; sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio, sia per il balletto sia per l’opera, torna Andrea Battistoni. Dal 2 al 7 luglio, chiude la stagione il capolavoro teatrale di George e Ira Gershwin 'Porgy and Bes', nell’unica produzione autorizzata proprio dalla famiglia Gershwin, con l’Orchestra del Regio e i Solisti e Coro del New York Harlem Theatre diretti da William Barkhymer. Definita da Gershwin stesso come "american folk opera", 'Porgy and Bess' descrive la vita degli afroamericani nell’immaginaria strada di Catfish Row a Charleston, all’inizio degli anni Trenta; un’ambientazione di genere che fa da sfondo ad alcune tra le pagine più straordinarie della storia della musica: 'Summertime', 'I Got Plenty o’ Nuttin', 'It Aint Necessarily So'. Tutte le opere della stagione, grazie alla consolidata partnership con Rai-Radio3, saranno trasmesse in diretta radiofonica. La già intensa attività discografica del Teatro si arricchirà di altre nuove produzioni in via di definizione.

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