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Floris, Mentana & co.: il nuovo palinsesto La7

12 luglio 2018 | 14.04
LETTURA: 6 minuti

Giovanni Floris (FOTOGRAMMA)
Giovanni Floris (FOTOGRAMMA)

"Siamo reduci da una stagione tv eccezionale e strepitosa. I risultati hanno riportato La7 a livelli superiori anche rispetto al 2012-2013. Un record assoluto da quando La7 esiste". Cosi Urbano Cairo, presidente di Cairo Communication, presentando a Milano il palinsesto della rete. "Abbiamo motivo di essere particolarmente soddisfatti. Il palinsesto del primo semestre è iniziato a novembre quando è arrivato Giletti con 'Non è l'Arena'; Purgatori con 'Atlantide' pure è partito a novembre. Quindi dalla seconda settimana di novembre il palinsesto era perfettamente schierato" evidenzia Cairo, che aggiunge: "Per la prossima stagione confermiamo la squadra".

GILETTI -
"Il quinquennale per Giletti è pronto sul mio tavolo. Ma non è detto che lui lo firmi" dice Cairo. Per ora, la prossima stagione è assicurata ma "con lui il rapporto è talmente buono che faremo ragionamenti di più lungo periodo. Ha più che triplicato" gli ascoltatori "la domenica".

MENTANA
- "Mentana ha posto un tema a chi ci governa e vediamo cosa accadrà" dice Cairo a chi gli domanda dell'idea lanciata da Enrico Mentana in un post nel quale ha immaginato di lanciare un quotidiano on line per giovani giornalisti. "Lui mi ha detto 'so che sei tu il mio editore e qualsiasi cosa che voglia fare lo faccio con te'". Il tema dei giovani giornalisti "che non hanno opportunità e lavoro è un tema che mi trova totalmente d'accordo e che io cerco nel mio piccolo di sostenere". Quindi, "non mando a casa nessuno" sottolinea, ricordando che tra Rcs Italia e Spagna e Cairo Editore - tra giornalisti assunti e a borderò e collaboratori - in tutto sono circa 8.500 le persone che lavorano per l'editore.

FLORIS - Per quanto riguarda poi il contratto tra Giovanni Floris e La7, è stato rinnovato per altri cinque anni, dal 2019 al 2024, annuncia il numero uno di Cairo Communications. "Con l'agente di Floris ci siamo visti prima che il contratto andasse a scadenza e lo abbiamo rinnovato per altri cinque anni". L'accordo sarebbe andato a scadenza naturale nel 2019. Il suo programma 'diMartedi', "nel mese di maggio, ha raggiunto una media di quasi il 10%" di share.

GABANELLI -
Con Milena Gabanelli, invece, "al momento non ci sono ipotesi di averla in autunno, o meglio c'è qualche ragionamento insieme, ma ancora molto embrionale" precisa Cairo. "Ricordo che Milena, quando ci incontrammo qualche mese fa, mi disse che voleva prendere una pausa dalla tv e che voleva continuare su quella strada" chiarisce. Ora "ha incontrato Andrea (Salerno, direttore di rete). Vediamo". Al momento "è con noi al Corsera, con il data room che fa tante visualizzazioni. Non so cosa voglia fare. Dobbiamo ragionare con lei. Vediamo" dice ancora Cairo.

MATTINO - Per ora, dunque, la programmazione vede confermato il 'Tg La7' di Mentana con gli approfondimenti di 'Bersaglio Mobile' e le maratone che durante la stagione hanno raccolto una media del 5,5% di share, migliorando fino al 6,24% nel primo semestre 2018 (+65% rispetto alla stagione precedente), con il record della #maratonamentana nella notte dell'election day (14,3%). Lilli Gruber torna con 'Otto e Mezzo' mentre la mattina confermati gli appuntamenti giornalieri di 'Omnibus' con Alessandra Sardoni e Gaia Tornora, 'Coffee Break' con Andrea Pancani e 'L'Aria che Tira' di Myrta Merlino. Confermata anche la quarta stagione di 'Tagadà' di Tiziana Panella.

PRIME TIME - In prime time confermati 'diMartedì' di Floris; 'Atlantide' di Andrea Purgatori (mercoledì), 'Piazzapulita' di Corrado Formigli (giovedì); 'Propaganda Live' di Diego Bianchi (venerdì) con tutta la squadra. Seconda stagione per 'Non è l'Arena', la domenica di Giletti, mentre al lunedì tornano le puntate di 'Grey's Anatomy'. Poi gli eventi dedicati allo sport e al costume come, a dicembre, i 'Gazzetta Sports Awards'.

TV - Infine, un ragionamento sulla tv generalista: "Che sia morta non mi sembra proprio", visto che il "60% degli italiani guarda la tv generalista" dice, evidenziando che "chiaramente i canali del digitale terrestre hanno tolto un po' di ascolto. Ma non credo che sia morta, anzi". E anche per quanto riguarda la stessa La7, "non siamo morti, anzi. Rispetto al 2017 siamo cresciuti di un punto. Siamo sicuramente una tv generalista con interesse a fare informazione, approfondimenti e reportage".

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