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Mostra Venezia: il padrino Riondino, un'edizione da leccarsi i baffi

28 agosto 2018 | 16.56
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Michele Riondino
Michele Riondino

"Quest'anno c'è una selezione eccezionale. Sono particolarmente fortunato: c'è un parterre molto ricco di registi e attori di grande statura. Per gli amanti del Cinema c'è da leccarsi i baffi". Parola del 'padrino' della 75ma Mostra del Cinema di Venezia, Michele Riondino, cui spetterà il compito di condurre le cerimonie di apertura e di chiusura della kermesse del Lido. "Sono contento - aggiunge- che il direttore abbia pensato a me. Mi sento adatto e abbastanza a mio agio perché sono cresciuto con questa mostra, prima da spettatore e poi da attore".

Attore da sempre particolarmente impegnato, Riondino chiarisce che non userà il suo ruolo a Venezia come un palcoscenico politico: "Non aspettatevi dichiarazioni politiche choc perché qui si celebra il cinema. Semmai parlerò del ruolo sociale del cinema perché ci sono film che hanno cambiato la società, il costume. La commedia all'italiana ne è un esempio: ci ha insegnato moltissimo anche facendoci ridere di noi stessi. Perché il cinema restituisce sempre una parte di realtà. Da queste situazioni non devono partire messaggi ma possono arrivare degli spunti di riflessione sulla realtà, questo sì. Perché il cinema aiuta a sviluppare una capacità di osservazione che va oltre il pregiudizio".

Riondino, che dedicherà il suo discorso nell'inaugurazione anche a celebrare il mestiere dell'attore, è molto legato alla kermesse del Lido: "Dalla Mostra ho avuto sempre belle sorprese, quasi sempre proprio da quei film più di nicchia che difficilmente magari poi riescono ad arrivare nelle sale". Il mio ricordo più importante della Mostra? "Le file. Perché quando si è in fila per vedere un film si capiscono tantissime cose". Venezia è una mostra 'maschilista', come ha detto l'Hollywood Reporter? "Polemica sterile che crea più problemi di quelli che può risolvere. Ha risposto bene Baratta che c'è statisticamente una percentuale inferiore di registe donne. Io sono contrario alle quote rosa, sarebbe sbagliato scegliere, come non scegliere, un film solo perché diretto da una donna". Come si confronta l'impegnato Riondino con la parte più glamour della Mostra? "Io sono un attore e quindi per me ogni palcoscenico va riempito. Non sono un mondano, un festaiolo ma non disprezzo il tappeto rosso. Ci scegliamo il nostro costume ed entriamo in scena!", conclude l'attore che per la paserella inaugurale sarà vestito da Dior e per la cerimonia conclusiva da uno stilista italiano ancora da svelare.

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