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Danza: all'Opera di Roma 'La Bella addormentata' con Nunez e Lantratov

12 settembre 2018 | 15.40
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'La bella addormentata' in scena al Teatro dell'Opera di Roma dal 15 al 23  settembre
'La bella addormentata' in scena al Teatro dell'Opera di Roma dal 15 al 23 settembre

In scena al Teatro dell'Opera di Roma, dal 15 al 23 settembre, 'La bella addormentata' di Jean-Guillaume Bart, protagonisti due guest internazionali per la prima volta ospiti del Costanzi, la principal dancer del Royal Ballet di Londra, Marianela Nuñez, nel ruolo di Aurora e il principal dancer del Teatro Bol’šoj, vincitore del Premio Benois della Danza 2018, Vladislav Lantratov, in quello del principe Désiré.

'La bella addormentata' è, cronologicamente, la seconda delle tre creazioni di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Il debutto al Teatro Marijnsky di San Pietroburgo nel gennaio 1890. Ebbe una discreta accoglienza anche se negli anni il balletto, ambientato nella sfarzosa corte di Luigi XIV, si è trasformo in una pietra miliare del repertorio classico.

Questa in sintesi la storia. Nel maggio 1888 Čajkovskij riceve dal direttore dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevolozhsky, l’incarico di comporre un balletto ispirato alla favola di Charles Perrault 'La belle au bois dormant'. La coreografia è affidata a Marius Petipa, co-autore del libretto insieme a Vsevolozhsky. Tra il compositore e il coreografo nasce una stretta collaborazione. Il processo compositivo di Čajkovskij, infatti, è accompagnato dalle dettagliate istruzioni musicali del coreografo che riguardano il ritmo, per esempio, o la durata delle variazioni.

In Italia è arrivato per la prima volta l'11 marzo 1896 alla Scala di Milano

Vsevolozhsky è anche l'autore dei bozzetti dei costumi e si avvale di ben cinque collaboratori per curare l’impianto scenografico. Gli interpreti principali della prima rappresentazione sono l'italiana Carlotta Brianza (Aurora), Pavel Gerdt (Principe Désiré), Enrico Cecchetti (Fata Carabosse) e Marie Petipa (Fata dei Lillà). In Italia è messo in scena per la prima volta l’11 marzo 1896 al Teatro alla Scala di Milano, con l’allestimento del coreografo Giorgio Saracco e con Carlotta Brianza nel ruolo principale.

Al Teatro dell’Opera di Roma va in scena per la prima volta nell’aprile del 1954 con la coreografia di Boris Romanoff da Marius Petipa. Nel corso del 2017 l’elegante versione di Bart, con le magnifiche scenografie e i preziosi costumi del Maestro Aldo Buti, è stata ben accolta dalla critica e molto amata dal pubblico del Teatro Costanzi e del Teatro La Fenice di Venezia, dove il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma ha danzato a maggio 2017.

Bart ha lavorato a questo titolo concentrando la sua attenzione sulla coerenza drammaturgica. Ha ascoltato la partitura musicale con un altro approccio rispetto a quello di Petipa e l’ha utilizzata nella sua interezza per dare una maggiore unità teatrale all’opera coreografica. In questa sua versione il Corpo di Ballo non è un’immagine sullo sfondo, ma è protagonista così come lo è il principe Désiré al quale è dato molto più spazio danzato.

Protagonisti nei ruoli principali i primi ballerini del Teatro dell'Opera di Roma, Susanna Salvi e Claudio Cocino

Il riallestimento è affidato a Madame Patricia Ruanne che ha seguito il maestro Bart dalle prime prove. Marianela Nunez e Vladislav Lantratov danzeranno il 15 e il 16 settembre, nelle repliche sino al 23,nei ruoli principali, i primi ballerini del Teatro dell’Opera di Roma, Susanna Salvi e Claudio Cocino accanto all' étoile Alessandra Amato nei panni della seducente Fata Carabosse. Dirige l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma il Maestro Nicholas Brochot.

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