New York, 1958. Miriam 'Midge' Maisel ha un'esistenza maledettamente perfetta. E' una casalinga ebrea giovane, bella, educata, allegra e borghese. Vive con il suo bel marito Joel (Michael Zegen) in un enorme appartamento dell'Upper West Side, si occupa di crescere i suoi due figli e di facilitare il sogno del consorte senza talento di diventare un comico. Ma una notte dopo essere 'morto' sul palco (artisticamente parlando), Joel annuncia che ha una relazione con la sua segretaria e se ne sta andando.
Scritta e diretta da Amy Sherman-Palladino ('Una mamma per amica'), 'La fantastica signora Maisel' strapremiata agli Emmy ha debuttato a novembre ed è diventata subito un successo. Midge (interpretata da Rachel Brosnahan, veterana star di 'House of Cards') a quel punto prende una bottiglia di vino kosher, torna al Gaslight al Greenwich Village (dove il marito si concede la fantasia di diventare un comico) afferra il microfono e, indovina un po' - si legge sul 'Guardian' - è maledettamente esilarante, spontanea, originale e oltraggiosa allo stesso tempo: è lei tra i due che possiede un talento per la stand-up comedy.
I dialoghi sono recitati alla velocità della luce (un po' come accadeva nelle conversazioni tra Lorelai e Rory), tanto umorismo con un punto di vista femminile. Perché senza dubbio Miriam 'Midge' Maisel è un esempio di femminismo. Ogni scena è uno sketch comico, e ogni personaggio è una caricatura.