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Musica: torna a Lugo Festival 'Purtimiro' con Alessandrini direttore

23 settembre 2018 | 13.39
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Rinaldo Alessandrini
Rinaldo Alessandrini

Torna a Lugo di Romagna dal 27 settembre al 14 ottobre, per il terzo anno consecutivo, il Festival Purtimiro, uno dei 'rendez-vous' più qualificati nel panorama italiano della musica barocca, con 18 appuntamenti tra opere e concerti. E nell'anno del centocinquantesimo dalla morte di Gioacchino Rossini - il cui padre, Giuseppe Rossini detto il 'Vivazza', era originario di Lugo e lo stesso compositore vi trascorse la giovinezza facendovi i primi studi musicali - il Festival lascia da parte per una sera i rigori barocchi e celebra con un concerto l'autore del 'Barbiere di Siviglia' (sabato 6 ottobre, Teatro Rossini).

Direttore musicale del Festival è Rinaldo Alessandrini che con il 'suo' Concerto Italiano - ensemble residente della rassegna - è considerato uno dei massimi interpreti della musica barocca nel mondo. Anche per questa ragione 'Purtimiro' è la rassegna ideale per chi vuole apprezzare la scuola italiana di interpretazione del canto e del repertorio strumentale barocco.

Accanto al Concerto Italiano, che con Alessandrini sul podio il 27 inaugura il Festival con le quattro Ouverture per orchestra di J. S. Bach, sono presenti nella rassegna 72 musicisti e 28 cantanti. Tutti gruppi e solisti di grande prestigio, come l'Ensemble Zefiro, l'Arsenale Sonoro, l'Alea Ensemble, Atalanta Fugiens, il violinista e direttore Enrico Onofri, il controtenore Filippo Mineccia, il contralto Sara Mingardo, solo per citarne alcuni.

Da Vivaldi a Corelli e Pergolesi fino a Bach ed Haendel

"'Purtimiro' vuole creare un incontro, in tre weekend, di tutta questa umanità musicale - spiega Alessandrini all'Adnkronos - rendendola partecipe di un progetto dove 'parlare italiano' sia non un elemento di preclusione per chi italiano non è, ma un momento di sintesi: la sintesi di questi passati quarant’anni di studi musicologici e musicali che ci hanno insegnato l’inscindibile collegamento tra la nostra lingua e la musica che amiamo, tra la nostra storia dell’arte, la nostra letteratura, la nostra cucina e le migliaia di discorsi, di parole, di opinioni che vengono scambiate durante ogni prova musicale alla ricerca della verità e del bello".

Ideato per offrire lo stesso repertorio rappresentato, con successo straordinario sin dagli inizi del settecento, in una delle più antiche stagioni musicali ed operistiche dell'Emilia-Romagna, 'Purtimiro' offre un programma articolato che spazia dal grande repertorio italiano del Sei e Settecento, spesso trascurato, che va da Vivaldi a Corelli, Bononcini (del quale il Concerto Italiano diretto da Alessandrini eseguono l''Arminio' - 30 settembre ore 20,30 al Teatro Rossini), Alessandro Scarlatti, Tessarini, Besozzi, Boccherini, Pergolesi, Galuppi e Geminiani, a Bach, Haendel e Telemann.

Il maestri, sono stato fatto oggetto di reprimenda legate alla mia figura in cartellone

Il Festival dota la città di Lugo, poco più di 30mila anime in provincia di Ravenna, di un avvenimento di qualità e di risonanza europea, inserendola nei flussi mediatici dell’Europa musicale, ospitando artisti che celebrano la cultura italiana nel mondo attraverso i loro contributi in istituzioni concertistiche e scuole di musica in tutta Europa. Questo nonostante alcune polemiche politiche, portate avanti dalle opposizioni all'attuale sindaco di Lugo, Davide Ranalli, nei confronti del Festival, accusato di scarso successo di pubblico a fronte di sostanziosi contributi da parte del Comune. Ma anche del suo direttore musicale, che avrebbe un ruolo troppo centrale nella rassegna.

"La mia figura è stata fatta recentemente oggetto di reprimenda più o meno esplicite - dice Alessandrini - legate alla mia presenza in cartellone. Mi preme segnalare di nuovo la residenza presso 'Purtimiro' delle attività del mio ensemble e la conseguente inevitabile visibilità di queste. Va da sé che la residenza sancisce contemporaneamente un privilegio e una grande responsabilità. La natura dei nostri programmi tende comunque a frazionare la visibilità a vantaggio di singoli musicisti, evitando la concentrazione di meriti attribuiti unicamente ad un gruppo. Da qui lo sforzo di invitare il numero maggiore di solisti a contribuire ai nostri programmi, in maniera da trasformare ogni singola esibizione di 'Concerto Italiano' come un evento del festival, affrancandolo per quanto possibile da un’immagine statica legata al mio nome".

Il maestro, in futuro iniziative come questa siano frutto di attività politiche trasversali

'Purtimiro', che integra il gruppo dei pochissimi festival di musica antica presenti in Italia, nacque nel 2016 come scommessa del giovane sindaco Ranalli, dichiarato melomane, il cui mandato scadrà tra un anno. "La rassegna - sottolinea Alessandrini - nasce da una iniziativa politica, quando la politica decide di considerare la cultura come una esigenza delle città e un investimento".

E conclude: "Ci auguriamo tutti che negli anni a venire, iniziative come 'Purtimiro' siano oggetto di attività politiche totalmente trasversali. Difficile e poco comprensibile sarebbe dover accettare un generico disinteresse politico - o addirittura una inspiegabile acrimonia - nei confronti della nostra storia e del nostro passato, oltre che di tutte quelle persone, tra artisti e frequentatori di eventi culturali, che si occupano a tempo pieno di salvaguardare, valorizzare e rendere evento palpabile l’eredita culturale dei quattro secoli che ci precedono".

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