"L’ennesima estate torrida sul fronte fiscale, con un elenco lunghissimo di adempimenti, dichiarazioni e versamenti che riguardano tutte le tipologie di contribuenti". Lo segnalano i consulenti del lavoro, che in una nota dell'Osservatorio della Fondazione Studi sottolineano: "Dopo un mese di giugno iniziato con il deposito della nota integrativa in formato xbrl, per poi passare alla maxi scadenza del giorno 16 con Irpef, Irap, Inps, Imu e Tasi, fino ad arrivare al 30 con il pagamento della Tari e l’invio della dichiarazione Imu, il calendario non migliora con il passare dei giorni, tant’è che i mesi di luglio e agosto rappresentano l’ennesimo ingorgo di scadenze, con un numero spropositato di adempimenti concentrati in poche settimane".
Tra le scadenze più significative di luglio, segnala l’Osservatorio della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro, c'è stata quella relativa a Mode Unico e Irap (6 luglio), il modello 730 (slittato dal 7 al 23 luglio) e i contributi per colf e badanti relativi al secondo trimestre 2015.
Ad agosto, invece, tra le varie scadenze, appuntamento con Inps, Irpef, Ires, Irap, Iva e Camera di Commercio (versamenti entro il 20) e con Elenchi intrastat (entro il 25).
Si tratta di una "situazione allarmante e il dibattito sulla riforma fiscale non può fare a meno di considerare un immediato riordino delle scadenze sia tributarie che previdenziali", spiega il presidente della Fondazione Studi del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca.
"Stiamo denunciando da tempo l’ingorgo delle scadenze -ribadisce De Luca- sia in materia lavoro che fiscale. Siamo palesemente in presenza di provvedimenti che si accavallano non in modo coordinato e che inevitabilmente complicano le attività di studio, anche in virtù delle difficoltà delle software house di rilasciare release in tempo utile per poter rispettare le scadenze fissate dalla normativa".
"Questa è una metodologia che va nella direzione opposta delle richieste presentate da parte del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro sia in audizione parlamentare in materia di semplificazione, ma anche direttamente al ministero dell’Economia sul riordino delle scadenze fiscali. Per questo, continua ad essere sollecitato un intervento che razionalizzi le varie scadenze", conclude.
