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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

02 dicembre 2016 | 09.59
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Non ci sarà nessun premio individuale alla presenza. L'accordo punta a incentivare maggiori tassi di presenza offrendo alle amministrazioni che ci riescono più flessibilità nella gestione dei fondi decentrati, nell'ottica della corresponsabilità che guida tutto l'impianto dell'intesa". E' Angelo Rughetti, il sottosegretario alla Pa, a chiarire a "Il Sole 24 Ore" alcuni aspetti dell'accordo sul contratto e sulla riforma del pubblico impiego.

"Entrambe le parti -continua Rughetti- hanno dato un giudizio fortemente positivo dell'accordo. L'anomalia, buona, nasce dalla consapevolezza reciproca che la Pa è uno snodo fondamentale per i diritti dei cittadini e la crescita del Paese. Questa consapevolezza deve produrre responsabilità condivise".

"Chiediamo alle amministrazioni di invertire la rotta, e le 'premiamo', in termini di minori vincoli e controlli sul fondo decentrato, se raggiungono l'obiettivo" dice ancora il sottosegretario alla pubblica amministrazione.

"Direi che entro la prossima primavera", i contratti del pubblico impiego potranno essere firmati. Lo ha detto, intervistata dal 'Corriere della Sera', il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, secondo cui l'accordo con il governo sui contratti stessi "è il frutto della nostra azione sindacale, che ha costretto Renzi a prendere atto che la realtà va in una direzione opposta a quella che immaginava".

"Abbiamo passato -conclude Camusso- due anni a sentirci dire: “Voi non esistete”. Invece i corpi intermedi, le associazioni di interesse esistono e sono rappresentativi".

"Affinché le banche ritornino alla profittabilità, sono necessarie anche profonde riforme continuando sulla linea seguita fin qui dal governo: una armonizzazione tra regioni del Nord e del Sud delle pratiche di ritorno in possesso da parte dei creditori dei beni dati in garanzia, volta ad accorciarne i tempi e quindi a migliorare la valutazione dei crediti deteriorati; una riforma del credito cooperativo che faciliti le fusioni e che vada oltre la già importante legislazione sulle banche popolari più grandi recentemente approvata; una nuova legge fallimentare da costruire sulla base delle riforme già deliberate a giugno che permetta però il recupero veloce non solo dei crediti deteriorati futuri ma anche di quelli esistenti". Così, in un intervento sul 'Corriere della Sera', l'economista Lucrezia Reichlin.

"Infine, un programma sponsorizzato dal governo -continua l'economista- per facilitare il prepensionamento di una grande quantità di personale bancario che inevitabilmente la ristrutturazione e il consolidamento comportano. Percorrere questa strada non è facile: l’Europa va convinta, il governo italiano deve accettare il monitoraggio europeo del processo e, soprattutto, i costi in termini di iniezione di capitale pubblico e accelerazione dei fallimenti previsti dal piano sono pesanti. Ma pensare che procrastinare sia meno costoso è un’illusione".

"Milioni di lavoratori oggi hanno un nuovo contratto, e non è poco. Un buon risultato che va verso un tema molto caro a questo governo: la collaborazione per la competitività". Così, intervistato da 'L'Unità', il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, commenta l'accordo governo-sindacati sul pubblico impiego e il rinnovo del contratto dei metalmeccanici.

"Che vuol dire assunzione -continua Poletti- del valore positivo dell'impresa. Da noi ci sono troppi residui dell'idea che l'impresa sia solo luogo dello sfruttamento del lavoro, mentre rappresenta una infrastruttura sociale per consentire ad ognuno di esprimere le proprie capacità, la propria fantasia, la propria responsabilità. In sostanza, un pezzo essenziale della vita di ognuno".

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