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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

06 settembre 2017 | 10.26
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Al centro dei giornali in edicola il confronto tra governo e sindacati sulle politiche per il lavoro e la questione vaccini.

All'indomani dell'incontro con il ministro del Lavoro, la 'Stampa' intervista Susanna Camusso, segretario generale della Cgil: "È importante che sia ripreso il dialogo, ma sul lavoro non ci sono ancora risposte soddisfacenti. E poi non si riesce ad avere un quadro d’insieme sulle intenzioni del governo". Sulle misure allo studio afferma: "Non è la decontribuzione l’unica via per ridurre il cuneo fiscale. Si intervenga sulle detrazioni da lavoro dipendente: ridurre il prelievo fiscale sulle buste paga dei lavoratori strutturalmente e per tutti sarebbe giusto. E sistemerebbe anche la beffa degli 80 euro, che si sono trasformati in una tassa contro i contratti". Per la Cgil, per favorire l’occupazione giovanile, "c’è uno strumento che si chiama apprendistato: favorisce insieme il lavoro stabile e la formazione dei giovani fino a 39 anni, e ha uno sconto contributivo e fiscale convenientissimo, usiamolo".

In un'intervista a 'Repubblica', Maurizio Del Conte, presidente dell’Anpal, commentando l'ipotesi della decontribuzione per favorire le assunzioni di giovani, dice: "L’esperienza ci ha dimostrato che gli sconti semplici e mirati funzionano. Il bonus Sud varato all’inizio legislatura ha registrato uno scarso tiraggio perché prevedeva verifiche complesse sui saldi occupazionali. Quello attuale va invece molto bene: già 90 mila assunzioni nei primi sei mesi, di cui 80 mila stabili, tra giovani Neet e lavoratori svantaggiati del Sud". E assicura che "non può generare alcun tipo di bolla, anzi è una misura proprio contro l’effetto bolla, la rincorsa delle imprese all’incentivo che scade". "Il costo previdenziale viene ridotto del 50%, se si assume a tempo indeterminato. E non scade: è per sempre e per tutti. Una caratteristica cruciale che differenzia questo dagli sgravi del 2015 e 2016", spiega.

Al 'Sole 24 ore', Marco Leonardi, coordinatore del team economico di Palazzo Chigi, spiega il senso del lavoro che il governo sta facendo in materia pensionistica: "Con l’approvazione dell’Ape volontaria e la legge di bilancio completiamo un disegno che arriva dal precedente governo e ha questo scopo: nel momento in cui l’età pensionabile verrà alzata a 67 anni, noi avremo costruito una rete di protezione per i lavoratori che consenta a chi lo voglia di andare in pensione a 63 anni. Pochi lavoratori restano oggi fuori dalla possibilità di attivare questa rete di protezione, per esempio le donne che non abbiano almeno 30 anni di contributi. Soprattutto per loro e per quei lavoratori che abbiano una pensione integrativa, la prossima legge di bilancio prevederà misure e incentivi che allarghino ulteriormente questa rete di protezione".

Sulla questione vaccini, 'Repubblica' intervista il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: "Non cerchiamo la rissa con il governo. La Regione Veneto ha fatto ricorso alla Corte costituzionale per difendere la sua legge sui vaccini: esiste da dieci anni, funziona". E ribadisce: "Il nostro modello esiste dal 2007, anche se la ministra Fedeli non lo sa, e ogni sei mesi viene monitorato dallo Stato. Ripeto: noi la legge l’abbiamo letta e l’applichiamo. Nel modo meno invasivo possibile".

In un intervento su 'Repubblica' l'economista Marcello Messori scrive: "D’ora in poi, il consolidamento della crescita europea non potrà affidarsi alle sole politiche monetarie espansive della Banca centrale europea (Bce) ma dovrà incentrarsi su appropriate politiche fiscali e industriali. Ne derivano almeno due punti: sul piano della futura evoluzione della governance dell’Uem, va aperto il cantiere per la graduale costruzione di un ministero europeo delle Finanze e di un’unione fiscale europea, già variamente evocato dalla Commissione e da Merkel e Macron; sul piano delle imminenti scelte della Bce riguardo all’ultima fase del quantitative easing, va individuato un equilibrio fra l’obiettivo di inflazione e i nuovi spazi della politica fiscale europea".

Il 'Corriere della sera' pubblica un'intervista alla cancelliera tedesca, Angela Merkel, che parla anche dell'industria automobilistica: "Io miro a ciò che è meglio per il futuro dell’industria automobilistica tedesca, che è importantissima, in quanto assicura 800 mila ottimi posti di lavoro. Io guardo a ciò che è bene per i consumatori che oggi sono proprietari di un veicolo diesel e si preoccupano di veder azzerato il suo valore. E non dimentico certo ciò che è bene fare per la protezione del clima e per la riduzione delle emissioni. Talvolta le mie conclusioni sono gradite alle case automobilistiche, altre volte no. Il governo deve soppesare attentamente tutte le opzioni, perché io non voglio che l’industria automobilistica faccia passi indietro rispetto alle posizioni raggiunte oggi. Non sarebbe una cosa buona per il Paese".

'Avvenire' intervista Iex Nowrasteh, esperto di politica dell’immigrazione al Centro per la libertà e la prosperità mondiale dell’Istituto Cato di Washington, sulla decisione del presidente americano Donald Trump di eliminare il programma Daca (Deferred action for childhood arrivals): "L’eliminazione del Daca è dannosa sia per i cosiddetti 'Dreamers', i circa 800mila giovani che, arrivati illegalmente nel Paese quando erano bambini o ragazzi, hanno potuto ottenere il permesso di lavoro e di soggiorno grazie al programma voluto nel 2012 dall’allora presidente Barack Obama, che per l’economia americana e per il governo. Queste persone, oggi età adulta, guadagnano circa 30 miliardi di dollari l’anno. Soldi che ritornano in ciclo attraverso consumi e investimenti. Senza contare che, secondo le stime, nel prossimo decennio verseranno in tasse 60 miliardi di dollari in più di quelli che utilizzeranno attraverso benefici governativi".

Sulla situazione della Capitale interviene, sul 'Corriere della sera', il sociologo Giuseppe Roma, presidente della Rete urbana delle rappresentanze: "La salvezza di Roma si gioca su un doppio crinale: quello politico-gestionale e quello produttivo-sociale", scrive, suggerendo: "Forse, alle interessanti proposte contro il declino della Capitale, da parte di parlamentari e giuristi di elevata reputazione, potrebbe aggiungersi anche quella di un’agenzia a partecipazione paritetica fra governo e Roma Capitale, con l’apporto della Regione, in grado di coordinare tutte le problematiche strategiche di una metropoli che assolve anche al compito di tripla Capitale (della Repubblica, della Santa Sede e di Organismi internazionali come la Fao)".

In un'intervista a 'QN', Benedetto Palese, presidente nazionale Agcai (Associazione gestori e costruttori apparecchi da intrattenimento), spiega le ragioni della manifestazione che si terrà oggi, a Roma, piazza Montecitorio: "La ludopatia distrugge le famiglie e alimenta le economie malavitose dello strozzinaggio, il giro delle estorsioni e del racket. Noi siamo per tutelare il diritto al gioco purché si mantenga in limiti economicamente sostenibili e socialmente accettabili. Un conto è l’intrattenimento. Il gioco d’azzardo è una piaga".

In un'altra intervista, al 'Tempo', chiarisce: "Oggi manifestiamo contro l’inarrestabile corsa del gioco d’azzardo in Italia e per chiedere a sindaci e governatori di bloccare il nuovo bando per l’apertura di altre 5mila sale per videolottery che sarà esaminato nella Conferenza unificata di domani. Si tratta di altri 5mila nuovi mini casinò che vengono ad aggiungersi alla imponente mole di strutture che ospitano il gioco d’azzardo nel nostro Paese".

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