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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

05 dicembre 2017 | 10.58
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Accompagnare i lavoratori di oggi e di domani (quelli che oggi studiano) nel loro necessario percorso di cambiamento è certamente un bell’aiuto di fronte alla paura diffusa: nel momento che stiamo attraversando non è possibile lasciare sole persone, gruppi, comunità. Anche per questo va riscoperto e sostenuto il ruolo giocato dai corpi sociali intermedi, sindacato compreso, a cui va da un lato riconosciuto il tentativo di cambiamento in atto, ma che dall’altro va spronato ad una maggiore decisione a riguardo". E' quanto scrive, in un intervento su 'Avvenire', lo psicologo del lavoro, Stefano Gheno.

"Prima di tutto però c’è la persona: io, noi. Proviamo quindi a fare nostro l’esempio dei Magi, che con il loro pellegrinare verso chi costituisce il senso della realtà, ci mostrano -conclude- la reale alternativa ad una vita schiava di paure che ci rendono impotenti di fronte al cambiamento". "Ora all’Ikea si ripete quel lutto: per una testa tagliata, protestano tutti, operai, sindacati, opinione pubblica. È vero che il problema delle assenze dal lavoro lo creava quella dipendente, ma qui bisognava “interrogare” la macchina e poi discutere con tutti, prima di eseguire il verdetto. Se interpellassimo un computer, su cosa fare con la Corea del Nord, il computer risponderebbe: “Distruggetela”. Non sarebbe una decisione salvifica. In azienda non va bene la decisione che turba i dipendenti. In politica non va bene la decisione che turba l’umanità". Così, in un intervento su 'Avvenire', lo scrittore Ferdinando Camon sulla vicenda Ikea.

"Sia chiaro, si deve cercare di definire in modo certo e il meno distorsivo possibile le basi imponibili dell’economia digitale. La norma varata va migliorata e resa più efficace ma da qualche parte si deve pur partire. Le critiche sono utili ma non se arrivano a negare che esista un problema enorme di concorrenza e di scarsa tassazione delle nuove realtà digitali". Così, in un intervento sul 'Sole 24 ore', l'economista Mauro Marè sulla web tax.

"Perciò, è opportuno -conclude- comprendere cosa la rivoluzione digitale implichi davvero per le attività di tassazione di uno stato, i rischi in sé eversivi per la sovranità degli stati e le implicazioni per le scelte di finanza pubblica dei vari paesi. Continuare solo con la tassazione del reddito di impresa ha poco senso, è ormai chiaro".

"Collettivizzare la domanda di Welfare". In un’epoca in cui si riduce la capacità degli Stati di far fronte alla richiesta crescente di forme di assistenza, dovuta peraltro a un sensibile incremento della popolazione anziana, va ripensato il modello del sistema sanitario e più in generale l’approccio dei governi in materia di spesa e prestazioni. Ne è convinto Carlo Cimbri, ceo del gruppo Unipol e presidente di UnipolSai, in un colloquio con 'Il Sole 24 Ore'.

Per Cimbri "dalle famiglie vale circa un quarto di quella complessiva, in valori assoluti parliamo di circa 37 miliardi su un totale di 130 miliardi. E di questi appena il 10% è intermediato da forme collettive di domanda. È evidentemente troppo poco".

"Stiamo andando meglio delle previsioni, con un +20% delle stime di budget, che si attestavano sul milione di euro circa a settimana. Avevamo anche previsto un avvio con meno gente durante la settimana e picchi difficili da gestire nei weekend". Così, intervistato da 'Qn', il patron di Fico Eataly World, Oscar Farinetti.

"Ma avete visto che freddo fa? È il prezzo che paghiamo -conclude- per aver aperto in inverno. Ma devo correggerla: più degli animali sono stati orti e uliveti a passare inosservati, e stiamo già pensando a come incentivarne le visite. Le giostre, invece, meno considerate dai bolognesi, con gli stranieri stanno andando fortissimo".

"Per le imprese web italiane e per le stabili organizzazioni in Italia delle multinazionali digitali, la web tax genera un credito di imposta di pari importo che può essere compensato con l’utile di impresa, l’Irap, le ritenute fiscali sui compensi per prestazioni di terzi, i versamenti contributivi e i premi Inail. Le imprese clienti nulla devono al fisco". Così, con il 'Giornale', il senatore Massimo Muchetti, autore dell'emendamento alla legge di Bilancio che introduce la web tax.

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