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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

27 dicembre 2017 | 09.36
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Forse la strada giusta, per aumentare il coinvolgimento dei cittadini, potrebbe essere quella di un'assemblea costituente". Lo dice il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, in un'intervista al Corriere della sera, che ipotizza come una nuova costituente il modo migliore per "aprire in maniera ordinata la Terza Repubblica invece di subire la dissoluzione caotica della Seconda". "Serve un luogo -sostiene- per affrontare le pulsioni diverse emerse dal referendum costituzionale e da quelli di Lombardia e Veneto. Un luogo per porre fine alla kermesse delle leggi elettorali estemporanee, ridisegnare il rapporto tra esecutivo e legislativo, per affrontare il tema di una democrazia efficace, che peraltro affiora in tutti i Paesi occidentali. Avevamo due grandi emergenze, quella economica e quella istituzionale . Sul primo versante il bilancio è positivo per merito di tanti fattori: la Bce, la capacità di reazione delle imprese italiane ma anche la politica economica dei governi Letta, Renzi, Gentiloni, che ha ridotto il deficit liberando risorse per la crescita". Sul fronte istituzionale "abbiamo perso la sfida della costruzione di un sistema più forte ed efficiente", sostiene Calenda.

"Spero davvero che prevalga quella responsabilità invocata da tutti i sindacati, oltre che da Gentiloni". Dice riferendosi alla vicenda Ilva. Intanto, ricorda, ArcelorMittal "ha chiesto garanzie sugli investimenti allo Stato per tutelarsi nel caso in cui i ricorsi al Tar invalidino tutto, magari fra due anni. E' inaudito: 5,3 miliardi di euro per un investimento industriale nel Sud - continua Calenda - non si vedevano da 40 anni. Ma la cosa incredibile è che nel merito del piano ambientale non ci sono osservazioni rilevanti".

Quanto allo scontro con il governatore della Puglia, Michele Emiliano, "nell’ultimo incontro - spiega il ministro - abbiamo rivisto punto per punto le richieste di Comune e Regione, in larghissima parte accettate, a partire dall’anticipo della copertura dei parchi minerari. Nel giro di poco più di 24 mesi Ilva potrebbe diventare la migliore acciaieria europea, liberando una città ostaggio del dilemma salute/lavoro che non è degno di un Paese civile. Il sindaco mi ha chiesto garanzie per ritirare il ricorso. Gli ho proposto di firmare con istituzioni, investitore, parti sociali un accordo di programma", aggiunge ancora Calenda.

"La situazione del sistema bancario italiano è migliorata rispetto a quella di un anno fa. Però le cause che hanno portato alla crisi delle nostre banche non sono state rimosse. Sarebbe sbagliato parlare di una svolta del sistema. Nella remunerazione degli amministratori bisogna inserire elementi diversi da obiettivi di redditività immediata: fette significative dei compensi dei dirigenti andrebbero legate a parametri come la qualità del credito concesso o quella dei prodotti finanziari venduti. Occorre premiare le scelte che contribuiscono a generare benessere sul territorio". Così, in un'intervista a Avvenire, Giulio Romani, segretario generale della First Cisl.

"C'è bisogno di una strategia europea unitaria nei confronti dei Paesi dell'Africa nell'area Sahel da cui partono i flussi migratori. Occorre un piano Marshall europeo a favore di quei Paesi. Almeno 40 miliardi per attuare una precisa strategia politica in Africa, che riesca a tutelare anche gli interessi generali dell'Europa. In questa prospettiva, se il ruolo dell'Italia diventa da protagonista sarà sicuramente una cosa positiva. Vanno accompagnati da accordi con quei Paesi, per frenare all'origine i flussi migratori". Così, in un'intervista a Il Mattino, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

Il consulente del lavoro, si legge su Italia Oggi, avrà accesso diretto alle informazioni sullo stato di disoccupazione di un soggetto. Il professionista potrà consultare una sorta di archivio nazionale integrato basato sui dati in possesso dell'Anpal, in modo da evitare le difficoltà legate alla procedura fino ad oggi in vigore e scongiurare il rischio di veder revocati incentivi già assegnati, dovuti ad informazioni errate in merito allo stato occupazionale del soggetto in questione.

"Scelta del legislatore assolutamente coerente e in linea con quanto deciso negli anni scorsi in materia di mercato del lavoro -afferma Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro- scelte che confermano la centralità dei consulenti del lavoro rispetto alla gestione del rapporto di lavoro, anche per il ruolo di grande impulso dato alle politiche attive con la gestione di 8 mila lavoratori". "In questo modo -sottolinea la presidente Calderone- i datori di lavoro avranno la possibilità di avere certezza dei presupposti dei rapporti di lavoro da instaurare e quindi la garanzia della legittimità della decontribuzione applicata in base alle nuove assunzioni agevolate, previste dalla Finanziaria del 2018".

"Oggi il ruolo dell'imprenditore richiede qualità che ai tempi della stabilità finanziaria sembravano ormai superate. Per poterci dedicare allo sviluppo dei nostri prodotti, dobbiamo accettare l'idea che dare a un'unica cabina il controllo di tutti i comparti che regolano la gestione dell'impresa, risulta dispendioso, dispersivo e distraente. L'evoluzione dei processi manageriali comporta sempre più la necessità di esternalizzare quei processi che non abbisognano delle competenze relative alla realizzazione del prodotto cui si è dedicati: dall'elaborazione del processo informatico, ai servizi logistici fino alla gestione amministrativa delle risorse umane. Si tratta di una strada che sempre più aziende stanno intraprendendo, ma che richiederà regolamentazioni cui sarà chiamato il prossimo esecutivo. Ad esso l'Unione nazionale imprenditori chiederà di aprire dei tavoli affinché non si trovi a rincorrere la naturale evoluzione del mercato". Così, in un'intervista a Italia Oggi, il presidente dell'Unione nazionale imprenditori, Mario Burlò.

"Il Jobs Act è molto più dell'articolo 18: 900 mila posti aggiuntivi e per lo più stabili, organizzazione del lavoro flessibile, norme per conciliare vita e professione. Parlarne come un fallimento non ha senso. Al contrario, il Jobs Act è un processo irreversibile. Il passato non ritorna. Da gennaio ci attiveremo come Anpal per aiutare le transizioni da un lavoro a un altro, una grossa sfida. In questo ci aiuterà la nuova norma inserita in legge di Bilancio che introduce l'assegno di ricollocazione collettivo, valido per le grandi aziende in cassa integrazione straordinaria". Così, in un'intervista a La Repubblica', Maurizio Del Conte, presidente dell'Anpal, l'Agenzia nazionale per le politiche attive.

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