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Artigraf-Toccafondi

Cercasi tipografi 2.0

19 febbraio 2018 | 17.19
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Cercasi tipografi 2.0

Dieci assunzioni a tempo indeterminato di cui cinque con formula iniziale dell’apprendistato affiancato da personale esperto: Artigraf-Toccafondi, azienda tipografica con sede a Campi Bisenzio, frutto dell’aggregazione di tre storiche imprese dell’hinterland fiorentino, assume. O meglio, assumerebbe, perché trovare dieci persone, tra cui cinque giovani disponibili a imparare il mestiere del tipografo (o del tagliatore esperto o della stampa a caldo o altri ruoli tecnici, ma anche nel settore amministrativo), non è così facile.

"Non c’è una scuola di specializzazione in questo ambito -dichiara Niccolò Donzelli, presidente di Artigraf-Toccafondi e regista del progetto di aggregazione di queste realtà- ma il settore è vivo. Il mestiere del tipografo 2.0 non è più lo stesso, la quantità di materiale stampato è diminuita molto a favore di una sempre più alta ricerca di qualità. In uno scenario in continua evoluzione mantenere la tradizione industriale e il know how sul territorio è ancora più importante".

Ma è anche un mestiere giovane: "Oggi in azienda l’età media è di 40 anni e la metà dei collaboratori sono donne". Una squadra di circa 30 dipendenti, con l’aspirazione di crescere fino a 40. "Con il completamento dell’integrazione aziendale -spiega Donzelli- eravamo arrivati a quota 40 lavoratori: abbiamo affrontato un’importante operazione di incentivo all’esodo accompagnando alla pensione 10 persone, con il plauso dei sindacati, proprio con lo scopo di favorire il ricambio generazionale". Oggi Artigraf-Toccafondi cerca cinque apprendisti stampatori e cinque operai specializzati da assumere a tempo determinato nei diversi reparti: amministrazione, ufficio tecnico, stampa offset, confezione e cartotecnica, magazziniere, stampa a caldo, più un tagliatore di carta e un autista.

"Facciamo un appello -sottolinea- anche alle altre realtà della zona: vogliamo mantenere l’occupazione sul territorio, aiutateci a farlo". La moderna tipografia di oggi è iscritta al registro delle imprese storiche, in quanto nasce da un percorso che aggrega tre precedenti imprese. Nel 2010 la holding Nest Investimenti dell’imprenditore Niccolò Donzelli rileva la Toccafondi, storica tipografia del Mugello, che avrebbe chiuso per mancanza di ricambio generazionale.

Tre anni dopo arriva l’integrazione con la Tipolito 2000, nota per l’alta specializzazione nel settore farmaceutico, il cui titolare era scomparso prematuramente. L’azienda si trasferisce nell’attuale sede di Campi Bisenzio, senza nessun licenziamento e allarga il giro di commesse. L’acquisizione di Artigraf, già accreditata presso i brand di moda più affermati di Firenze, avviene nel 2015. "Con l’avvento della digitalizzazione -ammette Donzelli- tutte le più grandi aziende tipografiche sono sparite nel corso degli ultimi 10 anni. Per sopravvivere è necessario innovare il modello di business, offrendo nuovi servizi: è un’opportunità da cogliere".

Oggi Artigraf-Toccafondi ha un fatturato annuo di quasi 5 milioni di euro e incarichi da tutta Italia, prevalentemente nei settori fashion, food, health care e design. E punta a nuove aggregazioni e acquisizioni nel settore della cartotecnica e della comunicazione. "Per continuare a esistere bisogna continuare a crescere", ribadisce Donzelli.

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