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Friuli Venezia Giulia: Shaurli, stagione vitivinicola promettente

17 agosto 2015 | 16.42
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Friuli Venezia Giulia: Shaurli, stagione vitivinicola promettente

"Le condizioni climatiche del 2015, pur avendo presentato temperature elevate, hanno favorito un buon andamento della stagione viticola e potrebbero essere l'occasione per rafforzare l'identità del vigneto Friuli Venezia Giulia e consentire alle produzioni di recuperare spazi importanti anche in un mercato sempre più globalizzato".

Lo rileva l'assessore regionale alle Risorse rurali, Cristiano Shaurli, in vista dell'annuale incontro prevendemmiale dell'Assoenologi del Friuli Venezia Giulia, che permetterà di fare il punto sull'esito e sulle prospettive della viticoltura regionale.

I tecnici prevedono, infatti, una stagione vendemmiale molto buona, con un lieve incremento delle produzioni rispetto all'annata precedente, mentre, come anticipa il presidente, Rodolfo Rizzi, il clima caldo alternato a serate più fresche favorirà i vini bianchi e in particolare le varietà aromatiche.

"Tutto questo -precisa Shaurli- va a favore del percorso di pregio che i viticoltori della nostra regione hanno intrapreso da tempo, e che potrebbe permettere di rafforzare la presenza sui mercati di vini riconosciuti per la loro elevata qualità, accanto ai vini prodotti da varietà che hanno consentito al settore di tenere alla crisi, come il Prosecco e il Pinot grigio, per il quale il Friuli Venezia Giulia è la terza realtà in Italia".

"In un mercato globalizzato -aggiunge l'assessore- nel quale si fanno strada prodotti di larga diffusione, ciò che premia i nostri viticoltori è il fatto che i consumatori e i degustatori di diverse parti del mondo sanno oramai distinguere la qualità; ed ecco che, se si fanno strada vini più conosciuti, le produzioni di pregio delle zone maggiormente vocate della nostra terra possono sostenere la diffusione dell'immagine della viticoltura regionale".

"Immagine -sostiene l'assessore - che si è potuta consolidare nel tempo anche grazie a tecnici qualificati e preparati e al costante investimento sulla formazione, sia superiore che universitaria".

Questa campagna vendemmiale, spiega Rizzi, "si presenta di buona qualità, perché le uve non sono state intaccate da problematiche fitosanitarie, e l'escursione termica tra il giorno e la notte potrà dare una marcia in più ai vini che si caratterizzano per le loro profumazioni".

Rispetto alla vendemmia del 2014, quella del 2015, secondo Rizzi permetterà di raccogliere il 15%in più di uve. Quella in corso sarà dunque un'annata non estremamente abbondante (nelle annate precedenti il raccolto era stato inferiore alla media), ma la qualità dovrebbe risultare molto buona.

E valorizzare, ribadisce il presidente dell'Assoenologi "i prodotti cosiddetti identitari, ovvero i vitigni autoctoni. In un mercato globalizzato anche nel pianeta vino gli acquirenti e i degustatori provano infatti ancora molto interesse per i prodotti 'artigianali'. Che possono trasmettere emozioni e le carature del territorio di produzione".

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