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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

28 agosto 2015 | 10.55
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Investimenti, assunzioni e infrastrutture. Va delineandosi l' intervento del governo per il Sud, con la legge di stabilità destinata a fare da contenitore principale". Lo anticipa il 'Sole 24 Ore' che aggiunge: "Ma, almeno nei primi due casi, si tratterà molto probabilmente solo di corsie più vantaggiose nell'ambito di norme generali che avranno comunque un' applicazione nazionale"."I tecnici del governo studiano un bonus fiscale per gli investimenti in conto capitale che dovrebbe essere rivolto alle Pmi senza distinzioni territoriali: una norma che si ispira alla legge Macron, promulgata in Francia lo scorso 6 agosto. L' idea è quella di offrire in chiave sperimentale per un anno o su scala triennale un risparmio fiscale attraverso un maggior ammortamento, fino al 40%, del valore degli investimenti in macchinari produttivi".

"Non capisco molte delle polemiche di queste ore: a me pare che il governo abbia fatto scelte coerenti con quelle passate»". Lo dice al Messaggero Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera. Che non vede nelle decisioni prese ieri dal consiglio dei Ministri un nuovo capitolo della saga degli altalenanti rapporti fra il Pd e il sindaco Ignazio Marino. "Non mi nascondo dietro un dito, è evidente che a Roma ci sono problemi gravissimi ed è gravissimo il commissariamento del municipio di Ostia. Dico però che in gioco c' è un interesse nazionale che non va sottovalutato. Anche i rapporti fra Pd e Marino vanno inseriti in questo quadro".

Respingere i migranti economici illegali e accogliere i rifugiati politici. Cambiare le regole di Dublino definendo lo "status europeo del rifugiato", automaticamente riconosciuto da tutti i Paesi dell' Unione. E, soprattutto, non innalzare muri. Il sottosegretario alle politiche europee Sandro Gozi con Il Messaggero si dice soddisfatto che "la Germania e altri Paesi arrivino adesso a capire quello che noi diciamo da un anno e mezzo: gli accordi di Dublino sono obsoleti, inadeguati, l' emergenza immigrazione è un problema europeo che solo con politiche europee può essere risolto. Bene che le nostre idee abbiano convinto Angela Merkel, la Commissione Europa e altri Paesi ad affrontare la realtà. Ma guardando ai Balcani e all' Europa orientale, la soluzione non può essere quella di erigere muri, ma di accogliere tutti i rifugiati che fuggono dai nazisti dello Stato Islamico".

Tassìa Christodulopulu, ministra del governo Tsipras per le politiche migratorie, dice al Manifesto che Alba Dorata può sfruttare i grandi flussi migratori che attraversano la Grecia, per aumentare la propria forza alle elezioni del 20 settembre. Christodulopulu, dice «no» all' Europa come fortezza e rivendica, infine, l' importanza della legge sulla cittadinanza ai figli degli immigrati."È chiaro -spiega- che la nostra situazione economica rende più difficile poter accogliere, ospitare e dare tutti idi ritti che è giusto vengano concessi ai profughi. Il loro numero, in rapporto alle nostre strutture, non ci permette di organizzare una accoglienza adeguata. Speriamo, tuttavia, che grazie agli aiuti straordinari e di natura tecnica che arriveranno dall'Unione europea, riusciremo presto ad offrire una ospitalità che tenga conto di tutte le esigenze di ogni essere umano e di tutti idi ritti di cui vogliono e devono godere nel nostro paese. Credo, poi, che siccome i partiti di opposizione non hanno molti argomenti per portare avanti le loro tesi, sceglieranno la questione dell' immigrazione e dei profughi, come tema principale della campagna elettorale. I mezzi di informazione hanno iniziato una campagna di mistificazione, di diffusione della paura e dei pregiudizi all' interno della società".

Direttore di Frontex, l'agenzia europea per la sorveglianza delle frontiere, Fabrice Leggeri reclama con 'La Repubblica' una maggiore collaborazione dell' Ue per aiutare sul campo gli Stati membri in difficoltà di fronte al problema dei migranti. "Le cifre le conoscete. Fra gennaio e luglio l' Unione Europea ha registrato 340mila ingressi irregolari, un aumento del 175%. Le ragioni sono geopolitiche: la guerra in Siria, l' espansione dello Stato islamico in Iraq e più in generale la destabilizzazione del Medio Oriente.Sono queste cose che spingono queste persone, che sono dei rifugiati, dei potenziali richiedenti asilo, a mettersi in viaggio. La situazione richiede azioni di altra natura da parte dell' Europa. A cominciare da una maggiore collaborazione all' interno dell' Unione per aiutare sul campo gli Stati membri in difficoltà".

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