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8 marzo: Poletti, Italia che riparte ha bisogna di forza e passione donne

08 marzo 2016 | 12.15
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8 marzo: Poletti, Italia che riparte ha bisogna di forza e passione donne

"L’Italia che riparte ha bisogno della forza, dell’intelligenza e della passione delle sue donne. Buon 8 marzo a tutte". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in un videomessaggio in occasione della Festa Internazionale delle Donne. "Buon 8 marzo a tutte le donne italiane. Il modo giusto per dare un valore a questa giornata ed evitare che sia solo un rito vuoto -sottolinea il ministro- è lavorare ogni giorno, con costanza e coerenza, perché tutti quei fenomeni di discriminazione, esclusione e violenza, che continuano purtroppo a colpire le donne, vengano finalmente sconfitti ed eliminati. Per chi come me ha una responsabilità di Governo, questo impegno vale ancora di più". Anche per questo, aggiunge Poletti, "mi fa piacere dirvi che tra quattro giorni, a partire dal 12 marzo, in Italia entrerà in vigore la regola secondo cui, per comunicare le dimissioni di un lavoratore, non basterà più una lettera firmata non si sa quando".

Finalmente, rileva il ministro del Lavoro, "si chiuderà, in modo definitivo, l’indecente pratica delle dimissioni in bianco, che hanno colpito in passato tante donne, solo perché c’era il rischio che potessero diventare mamme. Un evento, questo, che persone le quali non riesco nemmeno a definire 'imprenditori' considerano un grave intralcio al proprio mestiere". Dal 12 marzo, sottolinea Poletti, "non si potrà più fare e l’Italia sarà un paese un po’ migliore. Ma non basta combattere comportamenti odiosi. Infatti, con il Jobs Act e la Legge di Stabilità abbiamo migliorato, sia per le lavoratrici autonome, che per le dipendenti, la possibilità di avere permessi per le cure parentali e per conciliare meglio la maternità col lavoro e abbiamo inoltre introdotto il bonus bebè e i voucher per le baby-sitter".

Per Poletti, "resta ancora tanto da fare, ma abbiamo fatto passi importanti, perché siamo convinti che le donne hanno tutto il diritto di sentirsi ed essere protagoniste della propria vita e avere pari opportunità per realizzarsi nel mondo del lavoro".

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