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Estate: con tecnologie in cucina addio a cattivi odori

06 luglio 2016 | 11.32
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Estate: con tecnologie in cucina addio a cattivi odori

Con l’arrivo della bella stagione, che sembra finalmente aver fatto capolino sulla Penisola, torna il problema dei cattivi odori e della gestione degli avanzi, che in estate possono essere ancora più fastidiosi e pericolosi per la salute. Se da un lato contro gli odori possiamo ricorrere a rimedi naturali come bucce di limone, aceto e bicarbonato, con l’afa estiva questi possono rivelarsi insufficienti e allora perché non affidarsi a una tecnologia rispettosa dell’ambiente?

Per mantenere la cucina profumata si può agire in due diversi tempi. Il primo durante la cottura degli alimenti, uno dei momenti peggiori durante il quale si possono sviluppare cattivi odori. In questo caso, affidarsi a una buona cappa d’aspirazione diventa fondamentale, e lo sa bene Novy, la storica azienda belga pioniera nel settore, che ha sviluppato dei modelli estraneamente efficaci e unici sul mercato.

“Siamo stati i primi a sviluppare la tecnica dell’aspirazione perimetrale, che abbiamo brevettato nel 1974. Questo tipo di aspirazione garantisce un’efficienza superiore e una più ampia copertura della zona cottura rispetto alle tradizionali cappe da cucina", spiega Katrien Van Hecke, direttore marketing dell’azienda.

"Gli elevati standard di qualità richiesti dai nostri clienti - assicura - sono al centro della nostra attenzione: dall'idea allo sviluppo, fino alla produzione artigianale. Tutte le nostre cappe sono in grado di aspirare in modo particolarmente efficace i vapori assicurando al tempo stesso una bassissima rumorosità grazie a uno speciale silenziatore che riduce al minimo il rumore e le vibrazioni del motore”.

Novy propone soluzioni differenti in termini di design, installazione e prestazioni, tutte pensate per durare nel tempo: controlla infatti tutte le fasi della produzione, senza avvalersi di intermediari. Grazie alla funzione InTouch, inoltre, è possibile comandare la cappa direttamente dal piano cottura, senza la necessità di nessun cablaggio aggiuntivo.

La produzione di cattivi odori non si limita però solo al momento della cottura, ma può derivare anche dagli avanzi alimentari. Con le alte temperature i rifiuti organici, che fuori dai centri urbani restano nelle case per giorni, diventano dei veri e propri ricettacoli di microbi, attirando gli insetti e ingombrando gli spazi. In soccorso di tutti coloro che fanno della cucina il loro regno, arriva la rivoluzione firmata InSinkErator.

L’azienda leader mondiale nel settore dei dissipatori ha appena presentato una nuova linea di prodotti che combinano semplicità e tecnologia mettendo la pulizia e l’igiene al primo posto. Posizionato sotto il lavello e integrato con facilità e discrezione, il dissipatore permette di eliminare ogni tipo di rifiuto organico direttamente nel lavello.

Ma come funziona? Non ci sono delle lame, ma innumerevoli martelletti che svolgono movimenti rotatori ad alta velocità sminuzzando in parti finissime questi alimenti fino al raggiungimento di uno stadio semi-liquido che permette l’eliminazione fra le acque chiare. Nessun processo chimico, basta premere un pulsante e la meccanica farà il resto. Questo tipo di elettrodomestico, disponibile in diverse versioni a seconda della composizione del nucleo famigliare, dimostra come sia possibile raggiungere un risultato senza dover rinunciare a un comportamento etico.

“Per noi - conferma Ashley Munden, Managing Director Europe-Russia di InSinkErator - è una ragione d’orgoglio poter dire di realizzare un prodotto che non solo semplifica notevolmente la vita in cucina, ma che contribuisce alla difesa del pianeta. Casi emblematici sono, ad esempio, quello svedese e quello kenyota. A Surahammar, il Comune ha dotato i cittadini di dissipatori alimentari InSinkErator ottenendo risultati notevoli in termini di riduzione di rifiuto inviato in discarica: nel corso di dieci anni, una penetrazione del 50% dei dissipatori ha provocato un risparmio di ben oltre il 60%. Potenzialmente, se tutti i 22 milioni di famiglie italiane fossero dotate di questo sistema, si verificherebbe un decremento di costi pari a ben oltre mezzo miliardo di euro all’anno”.

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