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Caro libri, +1,2% in un mese: ecco la guida al risparmio

09 settembre 2016 | 14.24
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Caro libri, +1,2% in un mese: ecco la guida al risparmio

Ultimi giorni per comprare i libri di scuola che, secondo le stime dell'Unione nazionale consumatori, hanno registrato un aumento dell'1,2% rispetto ad agosto 2016. E proprio per questo l'associazione ha diffuso una serie di consigli per risparmiare sull'acquisto dei libri e del corredo scolastico.

"Il rialzo - afferma Massimiliano Dona, segretario dell'Unione nazionale consumatori - può sembrare non particolarmente elevato, ma in realtà è un rincaro decisamente eccessivo se si considera che è relativo a un solo mese e che l'Italia in agosto era ancora in deflazione. Rispetto agli anni precedenti, comunque, l'incremento congiunturale è meno elevato, a differenza delle mense scolastiche, che invece raddoppiano rispetto alla variazione dello scorso anno, passando da +0,5% a +1% e segnando il record dal 2011 ad oggi".

"La crescita dei prezzi maggiore comunque - sottolinea - si segnala per la scuola dell'infanzia e per l'ostruzione primaria che registrano entrambe un +1,5%. Nonostante la crisi e la deflazione, le spese scolastiche aumentano, approfittando del fatto che sono obbligate per le famiglie".

L'Unione nazionale consumatori ha, dunque, stilato una serie di consigli ad hoc per i genitori: devono verificare, prima dell'acquisto, se l'edizione nuova è realmente tale. Se si acquistano libri usati, è preferibile farlo direttamente da altri studenti: si risparmia fino al 50% del prezzo di copertina. Altrimenti, si possono trovare nelle bancarelle, in alcune librerie e ora anche presso alcuni catene della grande distribuzione (di solito si riceve un buono spesa pari al 30% del prezzo di copertina).

Acquistare i libri on line può convenire rispetto alla libreria tradizionale, anche fino al 15% sul prezzo di copertina. Sì anche ai libri in formato digitale, scaricati sul tablet o sul computer. Leggere libri direttamente sul tablet alleggerisce sia la spesa che lo zaino dei ragazzi. Attenzione, però, se si decide di stamparli in proprio: i costi potrebbero essere superiori al vecchio e tradizionale acquisto. Non tutte le scuole e gli insegnanti, poi, consentono di portare il tablet in classe.

L'Unione nazionale consumatori, poi, sostiene che le scuole dovrebbero favorire lo scambio diretto tra studenti, consentendo nelle bacheche l'affissione di annunci e organizzando specifiche iniziative. Oltre a scambiarsi libri, si può condividere lo stesso testo con altri. Oltre a risparmiare, si educano i giovani all'economia della condivisione. Si può, ad esempio, acquistare un solo libro e poi dividerlo con il compagno di banco o con il compagno di classe con il quale si fanno solitamente i compiti.

Si può, inoltre, chiedere che nella biblioteca della scuola o del comune ci siano in abbondanza i libri di testo, in modo da poter ricorrere a prestiti a domicilio. Ideale è il comodato d'uso: gli studenti tengono il libro per tutto l'anno e si impegnano a restituirlo in buone condizioni. Alcune scuole acquistano i libri di testo per conto di tutti gli studenti, in modo da risparmiare sull'acquisto grazie al grande quantitativo e all'ordinativo all'ingrosso.

In alcuni istituti i professori fanno dispense gratuite per gli studenti. Iniziativa lodevole, secondo l'Unc, che si spera si diffonda. Anche presso gli ipermercati è possibile acquistare libri scolastici, risparmiando rispetto alla cartolibreria. Di solito è il 15% sul prezzo di copertina o il 20%, ma in buoni acquisto.

Riguardo al corredo scolastico, suggerisce l'Unc di non guardare la pubblicità e non inseguire le mode. "Insegnate ai ragazzi - dice - a non seguire necessariamente la moda del momento e a non farsi condizionare dalla pubblicità. Non inseguendo le mode, per il corredo potreste spendere il 40% in meno, acquistando prodotti di identica qualità. Basta non comperare gli articoli legati ai personaggi dei cartoni animati, rinunciare allo zaino dei beniamini o all’astuccio visto in tv. Provate a renderli liberi dal mercato pubblicitario o cercate, almeno, un compromesso".

"Negli ipermercati - continua - si può arrivare a risparmiare fino al 30% rispetto al corredo acquistato in cartolibreria se la catena decide di usare i prodotti scolastici come prodotti civetta, ossia vendendoli sottocosto e contando sul fatto che poi acquisterete anche tutto il resto, non scontato. Approfittatene, quindi, ma acquistate solo i prodotti realmente in offerta".

"Poi cambiate negozio - aggiunge - il rischio dei grandi punti vendita è di acquistare anche quello che non vi serve, vanificando il risparmio. Andate, quindi, con la lista dettagliata della spesa fatta razionalmente a casa e obbligatevi a rispettarla. Se, infatti, acquistate decidendo quello che vi serve mentre osservate i prodotti esposti sugli scaffali e girate tra le corsie, sarete in balia del centro commerciale".

"Negli ipermercati, comunque, è difficile avere consigli sulla bontà della merce: per i prodotti più tecnici, quindi, può essere un problema", avverte.

"Non fatevi prendere dall’ansia - continua - del 'tutto e subito'. Non è obbligatorio acquistare subito tutto quello che servirà durante l'intero anno scolastico. Le scorte di quaderni e penne si possono fare se sono in offerta, altrimenti meglio rinviare l'acquisto. Aspettando, si può anche risparmiare".

"Per le cose più tecniche (dal compasso ai dizionari) - sottolinea - è bene aspettare i suggerimenti dei professori. Eviterete, in tal modo, acquisti inutili o, peggio ancora, sbagliati".

"Le offerte promozionali e kit a prezzo fisso - sottolinea l'Unc - possono essere convenienti. Se non sono frutto di un accordo con le associazioni di consumatori, che fanno da garante, confrontate comunque i prezzi e controllate la qualità del prodotto, specie per lo zaino e il trolley (per la schiena è preferibile il trolley, salvo ci siano troppe scale da fare all'interno della scuola e il trolley non abbia spallacci a scomparsa)".

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